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«Jambo», soffiata prima del blitz: nuovi atti depositati in Procura

Il Mattino, Giovedì 17 Dicembre 2015

«Jambo», soffiata prima del blitz: nuovi atti depositati in Procura

di di Mary Liguori

Atti in procura per l’indagine sull’ipotesi di una fuga di notizia che avrebbe consentito ai quattro indagati eccellenti dell’ultima inchiesta contro i Casalesi di scappare prima che scattasse il blitz. L’operazione, che ha portato all’emissione di 28 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro del centro commerciale Jambo, è stata offuscata dal velo del sospetto che qualcuno abbia comunicato agli indagati ciò che stava per accadere permettendo, di fatto, che si dessero alla macchia prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Sull’ipotetica soffiata partita da ambienti investigativi, è in corso un’indagine della Dda. Il fascicolo in procura è stato aperto il pomeriggio stesso del blitz. Ipotesi al momento, solo ipotesi, sulle quali però la Direzione distrettuale antimafia di Napoli intende gettar luce. Sono, pertanto, in corso le indagini che chiariranno cosa è andato storto la notte tra mercoledì e giovedì, o nelle ore serali di mercoledì quando Michele Griffo, Alessandro Falco, Gaetano Balivo e Vincenzo Picone hanno tagliato la corda poco prima che carabinieri e polizia irrompessero nei loro domicili conosciuti.

In questi giorni, sia la polizia che i carabinieri avrebbero depositato in procura degli atti in relazione all’indagine in corso. Top secret il contenuto degli incartamenti prodotti, ma entrambi i reparti che hanno collaborato al blitz coordinato dal pool antimafia diretto dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, stanno lavorando per chiarire eventuali falle che abbiano prodotto l’ipotetica fuga di notizie. Intanto, dopo che si sono costituiti Gaetano Balivo (sabato) e Alessandro Falco (martedì), continua ad essere irreperibile il sindaco sospeso di Trentola Ducenta, Michele Griffo. Le ricerche procedono mentre, per gli indagati finiti in carcere, va avanti il calendario degli interrogatori di garanzia. Dopo la «scena muta» di Michele e Carmine Zagaria (interrogati nei penitenziari in cui si trovano reclusi), comparire dinanzi al gip tocca agli indagati che, a più riprese, sono finiti in carcere in questi giorni. Sabato mattina, il gip Federica Colucci ascolterà Alessandro Falco, il proprietario del Jambo. L’imprenditore (difeso dagli avvocati Giovanni Cantelli e Paolo Trofino), avrà dunque la possibilità di difendersi dalle accuse di aver fatto da prestanome a Michele Zagaria e di avere consentito che il centro commerciale di Trentola Ducenta diventasse – secondo la Dda – una macchina da soldi per la cosca dei Casalesi.

Nei giorni scorsi, è stato invece interrogato Gaetano Balivo, l’altro imprenditore inizialmente sfuggito al blitz e poi costituitosi. Balivo (difeso dall’avvocato Antonio Mirra) ha respinto le accuse e per lui è già stata depositata istanza al tribunale del Riesame.