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Intervento dell’On.Luigi Di Maio per il caso che ha interessato il Testimone di Giustizia Luigi Leonardi.

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08101 Dati di presentazione dell’atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 380 del 24/02/2015

Firmatari Primo firmatario: DI MAIO LUIGI Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 24/02/2015

Destinatari Ministero destinatario:

MINISTERO DELL’INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’INTERNO delegato in data 24/02/2015

Stato iter: IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08101 presentato da DI MAIO Luigi testo di Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380 LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che: come si apprende dai mezzi di informazione e secondo quanto denunciato dalla Associazione nazionale di lotta contro le illegalità e le mafie «Antonino Caponnetto», lo scorso 18 febbraio 2015, il testimone di giustizia Luigi Leonardi, recatosi alla prefettura di Caserta per richiedere copia degli atti riguardanti il rigetto della sua richiesta di sostegno in quanto vittima di racket, al fine di presentare ricorso nei limitati tempi previsti dalla norma, ha ricevuto un netto rifiuto. L’addetto gli ha risposto che la fotocopiatrice era guasta, mancava perfino la carta e comunque ieri «non avevano tempo» per evadere la sua richiesta; subito dopo Luigi Leonardi si è presentato alla stazione dei Carabinieri di Marcianise (Caserta), dove ha denunciato il fatto. «Adesso, con una scadenza che pende come una spada — si legge nella denuncia — attendo che la Prefettura si decida a comprare una fotocopiatrice e una risma di carta, e a trovare tra i vari addetti che affollavano la sala del caffè e il corridoio, a parte qualcuno, un santo che faccia le fotocopie e mi dia la possibilità di far valere i miei diritti in un sistema incancrenito dalle mafie»; si tratta di una vicenda molto triste e preoccupante, che conferma una vergognosa disattenzione dello Stato nei confronti di uomini e donne che per il solo fatto di aver adempiuto al loro dovere, hanno sacrificato la loro esistenza; poche ore dopo il lancio dell’appello da parte dell’Associazione «Antonino Caponnetto», il prefetto di Caserta ha contattato il presidente dell’Associazione medesima, Elvio Di Cesare, comunicandogli che le copie richieste da Leonardi erano pronte; tuttavia, non è ben chiaro per quale motivo un cittadino per vedersi riconosciuto un diritto elementare come il rilascio della copia degli atti relativi ad una sua richiesta ha dovuto rivolgersi ad una Associazione attiva nella lotta alla mafia –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda descritta in premessa e quale sia il suo intendimento in merito; se il Ministro interrogato non ritenga di doversi attivare, nell’ambito delle sue competenze, affinché simili situazioni non abbiano a ripetersi; se il Ministro interrogato non ritenga doveroso assumere provvedimenti a tutela della incolumità del signor Leonardi e se la richiesta di accesso al fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura non sia meritevole di accoglimento. (4-08101)