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Interrogazione On.Giovanna Melandri sull’arcipelago Li Galli

L’on. Giovanna Melandri ci invia questa interrogazione relativa all’arcipelago Li Galli, di fronte a Positano.

Chi è il presunto “truffatore” dello Stato?

In Italia non pagare le tasse e  truffare lo Stato pare siano sport molto praticati.

A proposito di cultura della legalità…..

INTERROGAZIONE Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali

Per sapere, premesso che:

– “.quaranta gradi latitudine nord, quattordici gradi longitudine est. Sono queste le coordinate dello scontro giudiziario che si sta disputando in Costiera amalfitana per il possesso di Li Galli, un piccolo arcipelago di fronte a Postano. Tre isolotti – Briganti, Galli e Rotonda – quattro ettari appena, ricchi però di fascino, di storia, di reperti archeologici e, non ultimo, dal considerevole valore economico.”. Cosi inizia l’articolo denuncia a firma di Alberto Fiorillo, pubblicato il 9 dicembre 2005 sul settimanale di Repubblica “Il Venerdì”;

– sempre dalla lettura dell’articolo si evince che il suddetto arcipelago è oggi in “..mani private..”, ma la regione Campania, il ministero per i Beni e le Attività Culturali e il comune di Postano ne rivendicano il possesso ed a proposito hanno avviato una procedura di esproprio, forti anche della richiesta di rinvio a giudizio per l’attuale proprietario, accusato di aver truffato lo Stato proprio in occasione della compravendita di Li Galli;

– questo stupendo arcipelago ha sempre ospitato ospiti famosi. In epoca greca ha leggendariamente ospitato le sirene, mentre in epoca più recente l’arcipelago amalfitano ha ospitato Eduardo De Filippo, il coreografo Leonid Massine e il ballerino Nureyev;

– proprio dalla figura del ballerino russo inizia la nostra vicenda. Infatti al centro di una strana compravendita nel 1994 c’è il passaggio di proprietà tra la società incaricata della gestione testamentaria dei beni di Nureyev e un imprenditore sorrentino che secondo la procura di Salerno sarebbe avvenuto in modo poco chiaro. Acquirenti e venditori si sarebbero infatti accordati per impedire che lo Stato potesse esercitare il diritto di prelazione su un bene vincolato;

– si apprende ora dall’articolo pubblica da “Il Venerdì” che oggi tutta la vicenda e’ venuta a galla e che c’e’ l’intenzione da parte dello Stato di riappropriarsi di un bene importantissimo;

alla luce di quanto sopra esposto si chiede al Ministro per i Beni e le Attività Culturali di conoscere:

– a che punto sia la vicenda giudiziaria che riguarda l’ipotesi di truffa in merito alla compravendita;

– e quali siano le azioni intraprese per far tornare nell’immediata disponibilità dello Stato queste isole ricche di fascino, di storia, di cultura, di bellezze ambientali. Dato che risulterebbe infatti che sono ormai passati più di due anni dalla decisione della regione Campania e del Ministero Ministro per i Beni e le Attività Culturali di esercitare finalmente il diritto di prelazione. Un periodo davvero troppo lungo rispetto alla necessità di restituire un bene così importante alla collettività.

On Giovanna Melandri

Roma, 19 Dicembre 2005