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Indagato a Catania per corruzione e “premiato” con il Tar del Lazio

Il Fatto Quotidiano, Giovedì 4 Aprile 2019

Indagato a Catania per corruzione e “premiato” con il Tar del Lazio

ANTONELLA MASCALI

È indagato per corruzione in atti giudiziari ma il giudice del Tar di Catania Dauno Trebastoni è riuscito a evitare un trasferimento per incompatibilità ambientale e a farsi trasferire dove voleva: al Tar del Lazio, a Roma, sezione seconda bis, sia pure fino a dicembre. È stato il plenum del Cpga, il Csm del Consiglio di Stato, a deliberare, in seduta segreta, a suo favore. Trebastoni è coinvolto in un’indagine su presunte sentenze comprate insieme agli avvocati Attilio Toscano, Gabriella Larganà. Coinvolti pure gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore. già sotto inchiesta a Roma per presunte sentenze comprate con la connivenza di alcuni giudici del Consiglio di Stato. Il trasferimento a richiesta di Trebastoni sta facendo molto discutere, soprattutto gli avvocati amministrativisti che frequentano il Tar del Lazio e che se lo sono ritrovato in udienza. Oggetto di polemiche è il fatto che il via libera del Cpga non è basato su alcuna norma scritta, tanto che il presidente Filippo Patroni Griffi, secondo quanto risulta al Fatto, non ha partecipato al voto e il trasferimento temporaneo è passato con una maggioranza risicatissima. Il prologo: a Palazzo Spada dopo la conferma dell’i n d a g ine a carico di Trebastoni –che si è proclamato innocente – è stata aperta una pratica in Seconda commissione per valutare un procedimento disciplinare e un trasferimento per incompatibilità ambientale. Il giudice, a quel punto, ha chiesto un trasferimento volontario indicando alcune sedi, tra cui Roma. Il trasferimento dei magistrati amministrativi, però, in base alla normativa interna, è previsto solo attraverso un interpello. Un trasferimento a richiesta, sia pure nel corso di atti istruttori del Cpga, per i magistrati amministrativi non è previsto, a differenza dei magistrati ordinari. Trebastoni, però, è stato accontentato con la giustificazione, di chi ha votato il provvedimento, che è un trasferimento a tempo. Ma l’a mpia minoranza che ha votato contro non la pensa così: ritiene che andasse trasferito, eventualmente, solo per incompatibilità ambientale. Alcuni avvocati amministrativisti, ma anche alcuni giudici si domandano: di fronte a un’accusa, tutta da provare, naturalmente, di corruzione in atti giudiziari, che messaggio dà all’esterno il Cpga con un trasferimento, senza base giuridica, chiesto dal giudice indagato? Ora Trebastoni è a Roma dove c’è l’indagine principale sul presunto giro di sentenze comprate. Non si sa se Amara e Calafiore abbiano millantato o se le loro accuse siano fondate, ma l’immagine del Consiglio di Stato ne ha fortemente risentito e questa decisione dei giorni scorsi non aiuta.