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In provincia di Latina – e particolarmente nel sud pontino,da Terracina fino al fiume Garigliano ,ai confini con la Campania- c’ é un pauroso deficit investigativo sul versante della lotta alle mafie.O si risolve il problema o cominceremo ad attaccare con manifesti ed interrogazioni parlamentari.

In provincia di Latina – e particolarmente nella sua parte meridionale,da San Felice Circeo,Terracina,fino a Fondi,Sperlonga,Itri,Gaeta,Formia e fino al Garigliano – c’é stata sempre ,tolto qualche breve periodo di interruzione come quello della gestione della Prefettura di Latina  da parte del Dr.Bruno Frattasi,una gravissima carenza sul piano investigativo sul versante della lotta alle mafie.Non si fa prevenzione,la Prefettura non emette interdittive antimafia  se non raramente,si fanno poche indagini sui patrimoni,sulle movimentazioni finanziarie,sui circuiti economici,sulle collusioni  fra pezzi della politica e mafie.Debbono sempre intervenire i Corpi centrali –DIA,GICO ecc- da Roma,o da Napoli o da altre regioni.Le mafie hanno imbarbarito gli ambienti,occupato spazi vitali dell’economia e della vita pubblica inquinandola irreversibilmente,hanno investito e continuano ad investire montagne di capitali.Sono arrivate a minacciare coraggiosi  e bravi magistrati della Procura e del Tribunale di Latina.
Non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali,pur avendo da anni denunciato la pericolosità e la gravità della situazione,nessuno da Roma interviene cambiando alla radice tutto.
Noi non siamo più disposti a tollerare questa situazione.
O si cambia – ed anche presto,prestissimo- o ci vedremo costretti ad attaccare con manifesti ed un’ondata di interrogazioni parlamentari chiamando in causa i vertici.