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Illegalità e mafie a San Felice Circeo

COMUNICATO STAMPA

 

 

Se la maggioranza che attualmente governa San Felice Circeo avesse accolto la  richiesta di istituire un tavolo  per la sicurezza  fatta 4 anni  fa dall’opposizione e, in particolare, dalla consigliera Maria Grazia Colambrosi esponente di questa Associazione, forse non saremmo arrivati al punto in cui si è giunti oggi.

Sparatorie, incendi  di macchine e stabilimenti balneari, investimenti di  montagne di capitali “sospetti”, illegalità  gravi   come quelle denunciate da Castagna e Magnanti: un susseguirsi di fatti e comportamenti che  disegnano un quadro oltremodo inquietante.

Si rispose allora che  si faceva affidamento  pieno sulle forze dell’ordine.

Le cose, a quanto appare, da  allora sono andate sempre più peggiorando fino al punto da far temere che la situazione abbia raggiunto ormai  un livello  allarmante di irreversibilità.

Non è compito nostro esprimere giudizi di natura politica, ma ci sia consentita una considerazione:

una  classe politica accorta  e previdente avrebbe  dovuto accogliere con favore una richiesta che mirava ad accendere i riflettori su una situazione che definire preoccupante è dir poco.

Ma, tant’é.  Anche la nostra Associazione fu oggetto di  dileggio ed insulti, ai quali noi, come è nostro costume, rispondemmo con garbo.

I fatti ci hanno dato ragione.

Ci auguriamo ora che non ci si  continui a rispondere come allora.

In democrazia é ingeneroso, oltrechè dannoso, addossare tutto il peso dell’azione di contrasto delle illegalità e della criminalità comune e  mafiosa sulle sole spalle delle forze dell’ordine e della magistratura.Tutti i cittadini –e, in ispecial modo, tutti coloro che amministrano la cosa pubblica- hanno il dovere di collaborare con esse.

E’ quanto noi torniamo a chiedere agli amministratori comunali- soprattutto a coloro che direttamente e personalmente hanno subito attentati –  ed ai responsabili politici di San Felice Circeo, convinti come siamo della gravità della situazione.

Fenomeni  come la diffusione degli stupefacenti, attentati incendiari, minacce vanno letti  sempre non con una pura e semplice ottica da ordine pubblico, ma, al contrario, come propedeutici ad un’azione di occupazione del territorio da parte di soggetti collegati alla criminalità organizzata.
E’ da anni che a San Felice Circeo  sono state accertate “presenze” inquietanti, dai proprietari delle ville confiscate alle mafie, a persone collegate con clan della camorra e risultate socie di una banca. Sono, questi, dati acclarati.

Più volte la nostra Associazione ha richiesto, senza  avere finora alcuna risposta, l’intervento della Guardia di Finanza per   accertare  la ” PROVENIENZA” dei soldi investiti per compravendite immobiliari e di terreni ed altre attività, non solo  nel campo dell’edilizia, ma anche in quelli del commercio e quant’altro.E’ su questo versante che tutti, nessuno escluso, hanno il dovere di interrogarsi e di impegnarsi.

Rinnoviamo, a questo punto, la richiesta al Sindaco ed all’intera maggioranza di istituzione del Tavolo per la sicurezza, un Tavolo che  sia composto da magistrati della Procura e della DDA oltreché dai Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dal Questore e dal Prefetto o suo rappresentante.

 

LA SEGRETERIA