Hotel al posto delle celle? Lo Stato sembra crederci
Posted on 14 febbraio 2013 by administrator
Accantonate le tanto sospirate dimissioni degli immobili pubblici, il Demanio
lavora sul fronte delle valorizzazioni. E procede con il programma Valore
Paese, progetto nazionale che punta al recupero e alla riqualificazione di beni
di proprietà dello Stato ma anche degli enti locali.
Fresca di annuncio è la sezione Valore Paese-Dimore con la quale il Demanio –
con Anci e Invitalia – punta a creare un marchio per valorizzare beni di pregio
storico e artistico attraverso un network di strutture turistico-ricettive con
la concessione di valorizzazione fino a 50 anni. Un tema discusso tra
investitori e operatori che spesso valutano come un vincolo tale periodo di
concessione.
In questo ambito sono oltre cento le dimore già individuate di proprietà dello
Stato e analizzate con una visione di valorizzazione proiettata al 2019. Da
oggi l’agenzia del Demanio chiede ad altri soggetti pubblici di segnalare beni
del loro patrimonio che possono essere inseriti nel network Valore Paese-
Dimore, previa una valutazione di un comitato tecnico.
Il primo caso di dimora storica trasformata in hotel grazie a capitali
privati è quello di Villa Tolomei (www.villatolomeihotel.it) nei pressi di
Firenze, affidato appunto in concessione per un periodo di 50 anni a
investitori privati e che aprirà in primavera. Per il Castello Orsini a Soriano
nel Cimino martedì è partita la consultazione pubblica che durerà fino al 30
aprile.
In tutto sono 62 i progetti “core”, di cui 27 sono ritenuti strategici. Di
questi sette sono stati già avviati e altri 15 sono in fase di avvio. Altri 52
sono i progetti in fase di avviamento e tra questi nove sono i progetti
speciali, tra cui i i fari di Sicilia e Sardegna. I sette progetti di recupero
avviati alla fase progettuale riguardano il Castello Orsini a Soriano nel
Cimino, la Caserma Piave e il Complesso di Santa Maria della Stella di Orvieto,
il Carcere di Terra Murata a Procida, il Carcere di Sant’Agata a Bergamo e le
caserme La Rocca e XXX Maggio a Peschiera del Garda. Per queste ultime partirà
a breve il bando per la concessione a privati per riconvertirle in spazi
turistico-ricettivi, commerciali, residenziali e culturali. In particolare, la
Caserma La Rocca dovrebbe diventare sede del Memoriale del Popolo in Armi: un
polo museale che verrà realizzato per celebrare il centenario della Grande
Guerra (2015-2018) sul modello del Musée de la Grande Guerre du Pays de Meaux
inaugurato in Francia nel 2011.
Dimore d’Italia si propone l’ambizioso obiettivo di rafforzare l’offerta
culturale e la competitività del nostro Paese facendo leva sul tema del turismo
sostenibile che si focalizza sul recupero del patrimonio storico. «Scopo dell’
iniziativa – spiegano dal Demanio – è dar vita a un nuovo sistema di
ricettività alberghiera che si proponga come nodo di accoglienza dei flussi di
domanda più sensibili alla fruizione dei beni culturali, mettendo a punto un
programma imprenditoriale per creare un network di strutture ricettive in
edifici storici integrati nei contesti locali e rispondenti a precisi standard
di qualità». L’offerta non si limita alla ricettività alberghiera ma prevede
anche servizi culturali secondo standard predefiniti.
L’elenco dei beni censiti per il progetto comprende dal carcere borbonico di
Ventotene alla caserma Piave e al complesso di Santa Maria della Stella a
Orvieto, dalle isole di Poveglia e di San Giacomo in Palude a Venezia alla
Villa Rossi di Schio. E ancora dal Faro di Punta Imperatori a Forio (Ischia)
alla Villa Favorita di Ercolano.
I progetti che si possono avviare a breve sono quelli relativi ai caselli
daziari Arco della Pace a Milano, il Podere Colombaia a Firenze, il complesso
minerario di Vigneria, Isola d’Elba, l’osservatorio geodinamico, Casamicciola
Terme (Ischia) e la Stazione segnali, Lacco Ameno (Ischia). Tutti e cinque di
proprietà dello Stato.
Fonte: Il Sole 24 Ore