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Il sistema per impedire la lotta alle mafie: si lasciano Procure e forze dell’ordine senza risorse,senza personale sufficiente,senza mezzi. Ci sono magistrati esposti sul versante della lotta alle mafie e che possono restare vittime da un momento all’altro delle vendette dei clan senza un minimo di protezione.Inoltre si lasciano allo sbando e anche essi senza protezione e quasi alla fame coloro che si schierano dalla parte della Giustizia,come i Testimoni di Giustizia. Se tutto ciò non significa favorire oggettivamente le mafie e la fine della democrazia e dello Stato di diritto diteci cos’altro é !!!!!!!!!!!!!!

BARI 

 

«Questa convocazione mi dà la possibilità di chiarire la vicenda investigativa di cui oggi ci si occupa» ovvero del ritrovamento dell’esplosivo che avrebbe dovuto colpire il procuratore capo di Napoli Giovanni Colangelo, «ma anche di tornare sul tema della difficoltà che una procura come la distrettuale di Bari incontra nello svolgimento di numerosissime, complesse indagini, anche contro la criminalità organizzata che infesta tutte e tre le province». Così il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, in audizione in Antimafia.

 

Poco personale amministrativo

«Nell’affrontare questa attività abbiamo risorse inadeguate. Le risorse umane sono scarse, il personale amministrativo è di età media avanzata, in parte prossimo alla pensione, i pensionamenti non hanno generato sostituzioni, sono anni che non vengono banditi i concorsi. C’è una discesa vorticosa – ha spiegato Volpe – del numero di presenze di impiegati negli uffici, con difficoltà enormi nell’assicurare i servizi. La polizia giudiziaria svolge un ottimo lavoro di contrasto ai clan e alle organizzazioni mafiose che sono numerosi. A Bari ne contiamo 19 di cui alcune accorpate tra loro, per cui i gruppi si riducono a 13. A Foggia abbiamo tre batterie consociate, quella che si chiama «La società» è una organizzazione criminale efferata che negli ultimi decenni ha effettuato 240 omicidi e tentati omicidi irrisolti». La situazione è difficile anche nella provincia della Bat, ha detto Volpe, che ha voluto con forza«denunciare l’inadeguatezza delle risorse umane della Procura distrettuale di Bari». 

 

 

Su Colangelo indagini segretate

Il procuratore capo di Bari, Volpe, ha voluto precisare che «nella nostra zona, parlo del distretto Bari, Trani, Foggia, non c’è la Sacra Corona Unita, come erroneamente da molti, anche vertici istituzionali, dicono. Quella è una criminalità del sud della Puglia. Ci sono sempre interrelazioni tra i gruppi criminali, per scambi, non si tratta tuttavia di una immedesimazione organica con gruppi di altra area geografica», ha detto in conclusione Volpe ai giornalisti che gli chiedevano se ci sono relazioni con la camorra. «Non posso dirvi nulla, ho chiesto la segretazione anche alla Commissione Antimafia» ha poi risposto Volpe che sulle indagini sul piano di attentato ai danni del procuratore capo di Napoli Giovanni Colangelo. In Antimafia Volpe aveva chiarito di riservarsi di «riferire dettagliatamente alla Commissione, chiedendo alla presidente Bindi la segretazione poiché le indagini sono in pieno svolgimento».

18 maggio 2016 | 16:42