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Il Sindaco di Gaeta ha sentenziato: non è camorra. Ed intanto pallottole e bossoli continuano ad essere spediti ad amministratori e dirigenti del Comune

“NON E’ OPERA DELLA CAMORRA”, SENTENZIA IL SINDACO DI GAETA A PROPOSITO DEI BOSSOLI AL DIRIGENTE COMUNALE

Le certezze di questo Sindaco, un civico sostenuto dal PD, ci sorprendono.

Quando si affrontano temi delicati, quali sono quelli che riguardano la presenza mafiosa su un territorio, bisogna conoscere le situazioni ed essere estremamente cauti anche al fine di evitare cadute negative sull’opinione pubblica.

La disinformazione è quanto di più pericoloso ai fini dell’azione di contrasto delle mafie.

Il Sindaco di Gaeta deve convincersi dell’esistenza di un dato incontrovertibile.

Su un territorio dove c’è una forte presenza mafiosa… ”non c’è foglia che si muova che la mafia non voglia”.

Escludere a priori la mano della camorra, oltre che non fornire una corretta informazione alla cittadinanza, significa non aiutare le indagini.

Questa è la TERZA (non la seconda, come sostengono alcuni cronisti) volta che vengono rimessi a consiglieri e dirigenti comunali di Gaeta pallottole e bossoli.

E le persone perbene non mandano queste cose.

Allora, delle due una:

o il sindaco è informato e, in tal caso, dica agli inquirenti quello che eventualmente sa, o taccia.

Già in passato questo Sindaco dichiarò con grande clamore alla stampa che “Gaeta è lavatrice di denaro sporco della camorra” e poi improvvisamente tacque.

La finisca di disorientare la gente e, piuttosto, si attivi per fare qualcosa di concreto per frenare la possente avanzata della camorra sul territorio.

Camorra che sta diventando padrona pure dell’aria che si respira.

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