Commemorazione in via D’Amelio 18 anni dopo. Alfano assicura “impegno per la verità”. Di Pietro: occorre atto di coscienza da parte dello Stato. Pisanu: troppe parole non hanno aiutato a chiarire
“Fare luce sulle stragi” e avviare nuove indagini sull’uccisione di Paolo Borsellino. A 18 anni dalla strage di via D’Amelio è il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a chiedere di riaprire una volta per tutte il capitolo giudiziario sullo scontro tra Stato e mafia dei primi anni Novanta. Un appello raccolto immediatamente dal ministro di Giustizia, Angelino Alfano, che ha offerto tutta la sua disponibilità “personale ed istituzionale” per accertare la verità sulla morte di Borsellino. Anche Silvio Berlusconi, non presente a Palermo così come Alfano, ha ricordato il pm ammazzato dalla mafia definendolo “un esempio di dedizione allo Stato e di lotta all’illegalità”, un “patrimonio prezioso di civiltà e di democrazia”.
E sui segreti dell’epoca delle stragi e sulle ipotesi che dietro non ci fosse solo la mano di Cosa Nostra è tornato anche il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, che ha parlato di “verità ingombranti solo per chi le teme” e di imperativo morale” a trovare gli indizi che risolvano ogni mistero. Sulla stessa linea anche il presidente della commissione Antimafia, Beppe Pisanu, che da Palermo ha chiesto di rendere giustizia agli eroi. “Un paese che non riesce a far luce sulle vicende tragiche del passato è costretto prima o poi a riviverle”, ha detto Pisanu.
A parlare esplicitamente di collusione tra Stato e mafia è stato nvece Antonio Di Pietro. “C’è un pezzo di Stato rimasto colluso con la mafia e che anzi si è servito della mafia per occupare potere e garantirsi impunità”, ha detto il leader dell’Italia dei valori, anch’egli a Palermo per le commemorazioni.
Anche il presidente del Senato Renato Schifani ha inviato un messaggio in ricordo di Borsellino: “A Paolo Borsellino dobbiamo tanto: il suo contributo alla lotta alla mafia ha segnato un punto di svolta fondamentale nell’azione di difesa della democrazia da parte dello Stato”.
(Tratto da Virgilio Notizie)