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Il riciclaggio della ‘ndrangheta nei ristoranti tedeschi e i rapporti con finanza e politica

Il riciclaggio della ‘ndrangheta nei ristoranti tedeschi e i rapporti con finanza e politica

“Sono i tipici rappresentanti della ‘Mafia nuova’, quella che controlla saldamente determinati settori economici e in questo modo probabilmente è anche in grado di ‘lavare’ patrimoni illeciti”. Così la polizia criminale dell’Assia definisce alcuni soci dell’Armig, l’associazione di ristoratori mandatoriccesi in Germania, tra cui Mario Lavorato arrestato nell’ambito dell’operazione Stige. Alle attività dei ristoratori calabresi gli investigatori tedeschi hanno dedicato una informativa, datata ottobre 2017, destinata alla Procura di Darmstadt. Le indagini in Germania, è scritto nel documento, hanno preso avvio sul sospetto che la Armig fosse “un’associazione a delinquere, formatasi per porre in essere il reato di riciclaggio”. Fondata come centro di cultura italiana e associazione senza scopo di lucro, secondo gli inquirenti tedeschi avrebbe avuto come scopo “il perseguimento degli interessi di gastronomi della regione geografica del Reno Meno e della zona di Stoccarda divenuti soci, per finalità economiche, politiche e criminali”. Nell’informativa si sottolinea come l’associazione, a partire dell’anno della sua fondazione nel 2009, ha mantenuto fino al 2013 apparentemente un numero limitato di soci, complessivamente 12 ristoratori di origine calabrese della regione geografica del Reno Meno. Nel 2014 invece, la Armig ha fatto registrare un forte incremento per quanto riguarda il numero dei soci. Infatti in quell’anno si sono associati numerosi gastronomi della regione e, “grazie al diretto intervento di Mario Lavorato sono stati convinti a diventare soci anche uno svariato numero di gastronomi e ristoratori della zona di Stoccarda, altre persone importanti della Calabria e di Monaco (Principato di Monaco) con probabili collegamenti alla ‘ndrangheta”. L’associazione calabrese sarebbe riuscita a intessere rapporti stabili “con esponenti della finanza e della politica tedesca”. Proprio grazie a questa vasta rete di contatti la polizia tedesca ritiene che “la Armig sia arrivata dove si voleva arrivare vale a dire in ‘Serie A’. Per questo la Armig potrebbe essere anche intesa come strumento di potere del clan Farao Marincola, che pare potersi avvalere attualmente del potere derivante da questa rete”. Gli inquirenti della polizia criminale dell’Assia riprendendo una frase di uno dei soci dell’organizzazione e concludono che il settore della gastronomia in quella zona della Germania è “nelle mani dei calabresi”.

Mercoledì, 24 Gennaio 2018

fonte:http://ildispaccio.it