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Il questore Intini e l’uomo dei servizi Melaragni, due amici utili nello scandalo-stadio

Latina Oggi, Savato 19 Novembre 2016

Intini e Melaragni, due amici utili nello scandalo-stadio

Negli atti di Olimpia emergono possibili coperture, nuova interrogazione di 11 parlamentari al Ministro Alfano

La squadra di calcio e la gestione dello stadio sono diventati la chiave di lettura di un intero capitolo di storia recente di Latina. Che si può ricostruire attraverso atti giudiziari e, adesso, anche con quelli del Parlamento. E’ di ieri una nuova interrogazione su Gianfranco Melaragani, l’uomo dei servizi piombato improvvisamente a dirigere il Gabinetto del sindaco Giovanni Di Giorgi nell’anno in cui il Latina calcio va in serie B e ha bisogno di un nuovo stadio, strutture adeguate e costruisce tribune che tutti sanno essere pericolose. Ma tutti, comunque, tacciono. Grazie o per colpa di quelle che potrebbero essere state coperture importanti, anzi imponenti e inusitate. Questa interrogazione diretta al Ministro dell’Interno porta la firma di undici parlamentari, quasi tutti del Pd. Ma c’è anche Giuseppe Vacciano, il senatore uscito dai 5 Stelle ma autore di una interrogazione sulla piscina che fu molto importante per l’apertura dell’inchiesta Olimpia. Nell’atto parlamentare si parla dei rapporti di stretta amicizia e di collaborazione in relazione al caso-tribune tra Gianfranco Melaragni e il questore di Latina dell’epoca, Alberto Intini (oggi a Firenze). I parlamentari riportano un passaggio dell’ordinanza del gip su «Olimpia», in specie «…la conversazione particolarmente significativa del sistema illecito in cui hanno operato gli indagati per anni, contando anche su coperture nelle istituzioni, tra cui l’ex questore Intini». Si ricorda che «il questore Intini era legato a Gianfranco Mela-ragni… entrambi nell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive del Ministero dell’Interno… in particolare nell’ordinanza si evince che lo stesso Intini suggerisce al Melaragni soluzioni tecniche per l’ampliamento dello stadio Francioni, ampliamento su cui gli inquirenti hanno rilevato diversi illeciti- va. ricordato che l’onorevole Pasquale Maietta, deputato del partito Fratelli d’Italia, è anche indagato nell’inchiesta denominata ‘Don’t touch’ che ha portato all’arresto di alcuni esponenti del clan Ciarelli-Di Silvio, ed ha presentato interrogazione a risposta scritta il 24.11.2014 contro il questore Giuseppe De Matteis, il quale in una intervista aveva definito ‘sciatta’ la gestione della vicenda relativa alla tribuna dello stadio». Come si sa in quegli stessi giorni Maietta disse di non essere l’autore della interrogazione, frutto invece di un errore ma sull’atto parlamentare restò comunque l’ombra di una intimidazione verso De Matteis da parte di Maietta e del vero autore della stessa che oggi si sa essere stato Gianfranco Mela-ragni. Quest’ultimo rivolgendosi a Maietta in una intercettazione dice: «Pasqua’ ….facciamo un’interrogazione parlamentare …poi vediamo se lui parla ancora». Ora i parlamentari firmatari della interrogazione su Intini e Melaragni chiedono al Ministro Alfano quali provvedimenti intenda prendere soprattutto circa la presenza di Melaragni nell’Osservatorio sugli eventi sportivi e cosa ha da dire circa la posizione di Alberto Intini. L’atto è firmato da Claudio Moscardelli, Giuseppe Vacciano, Rosaria Capacchione, Stefania Pezzo-pane, Francesco Scalia, Giuseppe Luigi Cucca, Raffaele Ranucci, Lucrezia Ricchiuti, Nerina Dirindin, Pamela Orru, Elena Ferrara.»