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Il Procuratore nazionale Franco Roberti:”bisogna combattere la corruzione come si combatte la mafia”. Caro Procuratore il problema é che in Italia si combatte solamente la mafia “bassa”,l’ultimo livello,quello militare e della manovalanza ed a combatterla é rimasta solamente la magistratura.E’ doloroso ammetterlo ma lei sai bene che é così perché anche la parte più “illuminata” del popolo si perde in un mare di bla bla,di contorsioni,di chiacchiere,ma non collabora,non segnala,non denuncia,nomi e cognomi.Leri sa meglio di noi che a voi magistrati non servono le chiacchiere,ma nomi e cognomi.Chi ve li dà?????????…………………

 

Ddl concorrenza, Roberti: corruzione va colpita come si contrasta la mafia

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«La corruzione distorce il mercato, altera la concorrenza, bisogna contrastare tutto ciò che contribuisce a alterare la concorrenza con gli strumenti più efficaci. Li abbiamo? Probabilmente no». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti …

«La corruzione distorce il mercato, altera la concorrenza, bisogna contrastare tutto ciò che contribuisce a alterare la concorrenza con gli strumenti più efficaci. Li abbiamo? Probabilmente no». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti in audizione stasera davanti alla Commissione Industria e Attività produttive del Senato sul ddl Concorrenza. «La corruzione – ha aggiunto – è entrata nell’economia legale: le organizzazioni mafiose entrano nell’economia con la forza dei soldi, tenendosi l’intimidazione come riserva. Negare la presenza delle mafie ha fatto sì che si radicassero profondamente in alcune regioni del nord. Oggi abbiamo non più l’infiltrazione ma il radicamento in molte regioni, un radicamento silente, la mafia non ha bisogno di sparare, le basta portare la forza dei soldi. L’esercizio abusivo del credito consente ai mafiosi di farsi banca: anche quella norma abbiamo proposto di modificarla e sta nel testo unico dei bancari». 

Roberti: contrastare corruzione come la mafia
«Possiamo contrastare efficacemente la corruzione e il falso in bilancio che è stato sì ripristinato nella sede penale ma con alcune limitazioni», ha aggiunto il procuratore nazionale, per il quale «la corruzione bisognerebbe colpirla come si contrasta la mafia, essendo l’altro aspetto della criminalità organizzata di tipo mafioso», perché «se vogliamo assicurare un effettivo sviluppo all’Italia bisogna contrastare efficacemente la criminalità economica».

«Non abbassare i controlli»
«Se si vuole aprire il mercato ai capitali privati va bene, ma non si attenuino i controlli. Tutta la filosofia del decreto concorrenza obbedisce alla semplificazione, e questo va bene, ma se c’è un controllo preventivo effettivo» ha spiegato Roberti. In particolare riguardo alle Srl, «sarebbe bello avere una legge di semplificazione che le riguardi e prevedere l’invio digitale degli atti, ma solo se c’è un controllo preventivo e se non ci fosse in Italia una criminalità organizzata che non si riscontra nel resto d’Europa: non è possibile attenuare i controlli e arrivare a quel tipo di semplificazione; il rischio altrimenti è incoraggiare la criminalità».