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Il Procuratore di Frosinone rimosso dal CSM

Margherita Gerunda perde il posto di Procuratore capo di Frosinone. Il plenum del Csm, infatti, ha respinto a maggioranza la proposta di confermarle la nomina che le era stata annullata in sede amministrativa, dal Tar, in seguito a un ricorso dell’attuale procuratore dell’Aquila, Alfredo Rossini. L’assemblea di Palazzo dei Marescialli ha così deciso di bandire un nuovo concorso per il prestigioso posto nel capoluogo ciociaro. Ora, dunque, l’intera pratica tornerà in Commissione. Ma la dottoressa Gerunda non ci sta. L’alto magistrato, infatti, ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio contro quanto stabilito dal Csm. «Sono rimasta davvero sorpresa, è una decisione quantomeno opinabile che contesto e che ritengo profondamente ingiusta – commenta la dottoressa Gerunda, rientrata nel Palazzo di Giustizia solo pochi giorni fa dopo l’incidente della soda caustica di cui è rimasta vittima in un bar del capoluogo -. Il procuratore Rossini circa cinque anni fa presentò ricorso, poi, però, rinunciò alla sede di Frosinone. Ora – sottolinea – attendo le motivazioni di questa decisione, arrivata dopo diverso tempo dal pronunciamento dei giudici amministrativi, che comunque impugnerò facendo immediatamente ricorso al Tar». La Gerunda, settantenne, ligure di nascita, è procuratore capo di Frosinone dal 23 marzo del 2004, quando fu designata dal Csm: «Dopo i primi quattro anni di lavoro, sono stata riconfermata dal Consiglio Giudiziario (Corte d’Appello), che mi ha rinnovato la fiducia. La scadenza naturale del mio mandato, dunque, sarebbe fra tre anni. Ora, però, evidentemente chissà chi ha deciso, forse do fastidio a qualcuno», sottolinea l’alto magistrato.
Il caso, dunque, finirà nelle aule del tribunale amministrativo regionale: i giudici dovranno esaminare e quindi esprimersi sull’istanza che sarà inoltrata dalla Gerunda. Sulla vicenda, intanto, è intervenuto anche il procuratore dell’Aquila, Alfredo Rossini, il quale ha commentato: «Alcuni anni fa presentai ricorso non solo per la sede di Frosinone, ma anche per quella di Latina: davanti al Tar, li vinsi entrambi. Poi dovevo decidere entro sei giorni: scelsi di restare a L’Aquila, dove nel frattempo avevo avuto l’incarico di guidare la Procura, rinunciando così alle altre due possibilità che mi si erano prospettate».
Nella stessa seduta, inoltre, il plenum ha anche deciso di nominare l’attuale garante sul diritto di sciopero, Antonio Martone, avvocato generale in Cassazione, mentre Pietro Mennini, aggiunto alla procura di Pescara, è stato scelto come nuovo procuratore di Chieti.

Stefano De Angelis

(Tratto da Il Messaggero)