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Il Presidente della Corte di Appello di Roma: la situazione è grave. Le mafie investono nel Lazio e nel sud pontino

Secondo i procuratori della Repubblica del distretto, il Sud del Lazio e Roma sono zone in cui la criminalità organizzata, nelle sue articolazioni più conosciute (camorra, mafia e ‘ndrangheta) investono somme ingenti per acquisire attività economiche, soprattutto nel campo alberghiero e della ristorazione. È l’allarme lanciato dal presidente della Corte d’appello di Roma, Giorgio Santacroce, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Mentre nel Sud pontino – si legge nella relazione del magistrato – permangono infiltrazioni mafiose per la presenza di alcune famiglie originate dal soggiorno obbligato di molti esponenti stortici, il circondario di Tivoli (e, in particolare, i Comuni di Guidonia, Castel Madama, Rignano Flaminio, Morlupo e Castelnuovo di Porto) seguita a essere luogo privilegiato di incontri tra elementi malavitosi italiani e stranieri”.

Terrorismo. Quanto alle minacce terroristiche Santacroce rileva che quella più grave è rappresentata dalla matrice jihadista mentre, sul versante interno, “le indagini svolte sull’area anarco-insurrezionalista continuano a rilevare una forte coesione operativa-ideologica tra gruppi anarchici presenti nel territorio di Viterbo. Sullo stesso fronte si indaga a Roma su un tentativo di rilancio della lotta armata di matrice marxista-leninista da parte di nuove formazioni delle Brigate Rosse”.

Abusivismo. L’intero territorio del Lazio è interessato da un vastissimo fenomeno di abusivismo edilizio sia nelle zone urbane periferiche, sia nelle zone verdi di particolare pregio ambientale, gravate da vincoli e comprese nei parchi (Veio, Appia Antica, Pigneto) e nelle riserve regionali. Lo ha detto il presidente della Corte di appello di Roma, Giorgio Santacroce, inaugurando l’anno giudiziario. «Il progressivo stravolgimento delle aree interessate – ha aggiunto – ha rafforzato sempre più nei cittadini la convinzione di una sostanziale impunità, anche per l’assenza di un’efficace azione di contrasto da parte delle amministrazioni territorialmente competenti».

Web. Nel parlare dei reati maggiormente in aumento nel distretto giudiziario, Santacroce ha espresso preoccupazione per la situazione relativa alla criminalità informatica. L’aumento riguarda soprattutto le interferenze illecite nella e i casi di trattamento illecito di dati personali.

(Tratto da Latina24Ore)