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Il Presidente della Confcommercio di Formia: non risulta che a Formia non ci sono attività estorsive e quindi non c’è mafia? Bravo!

“A tutt’oggi non risultano alla nostra associazione attività di racket ed estorsive a danno dei commercianti e degli operatori turistici”, ha dichiarato, fra l’altro, il presidente dell’ASCOM di Formia qualche giorno fa e poche ore prima dell’arresto di Giovanni Lubello e ad appena dopo una settimana, più o meno, dalla cattura dei Bardellino, sempre a Formia.

Cose incredibili che denotano una completa non conoscenza delle dinamiche mafiose che risparmiano da attività estorsive i territori o già occupati dai clan o che comunque sono… sotto protezione…

Il famoso detto “ non c’è foglia che si muova che la mafia non voglia”.

“Sotto protezione” significa… area dove non deve essere creato allarme di alcun genere per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura ed allarmare l’opinione pubblica.

Per poter continuare in tutta tranquillità altre attività più importanti del pizzo, quali investimenti di capitali sospetti a go go, come sta avvenendo da anni, per non dire da decenni, proprio a Formia e nel sud pontino.

Sono, queste, le situazioni più pericolose in quanto esse consentono di occupare un territorio senza un colpo di pistola, nel silenzio e nella disattenzione generali.

Eppure a Formia di episodi eclatanti ce ne sono stati, dall’incendio del Seven Up in poi.

Secondo taluni, malgrado ciò, i vari sodali o familiari dei Bardellino, degli Schiavone, dei Giuliano, dei Mallardo ecc. ecc. starebbero a Formia in villeggiatura, insieme ai loro compari locali, per godersi il mare e l’aria, ammesso che questi siano ancora fruibili e respirabili!

Ma finiamola una buona volta per sempre di parlare a vanvera!

Il Presidente della Confcommercio si vada a leggere tutte le Relazioni della Direzione Nazionale Antimafia e della Direzione Investigativa Antimafia laddove si parla di Formia e del sud pontino.