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Il possibile peso del voto mafioso nelle elezioni amministrative della provincia di Latina. I “casi” di Latina, Fondi, Formia ecc

Chi si è preso la briga di andarsi a leggere gli atti della “Formia Connection” ha avuto modo di apprendere, fra l’altro, oltre ai rapporti intercorsi fra alcuni esponenti politici ed istituzionali e persone appartenenti a famiglie legate alla camorra, anche il proposito di queste ultime di impegnarsi in politica candidandosi nelle elezioni amministrative.

Un aspetto, quello delle probabili interferenze della criminalità organizzata anche nell’agone politico, che la vecchia Procura della Repubblica di Latina non ha approfondito come era necessario, al punto da attirarsi le dure reprimende dei Procuratori delle DDA di Roma e di Napoli De Martino e Curcio in occasione delle inchieste “Damasco”.

Grossissimo errore, questo, che, se fosse stato evitato, non ci avrebbe portato, forse, alla situazione in cui ci troviamo.

Purtroppo, alla mancanza di un’adeguata azione investigativa sul piano dei patrimoni sporchi, in provincia di Latina si somma una carenza nella vigilanza su quello dei rapporti fra alcuni esponenti politici e soggetti malavitosi.

Sospetti di collusione sui quali si sarebbero dovute sviluppare approfondite indagini, oltre che a Formia e a Fondi, ce ne sono stati anche in altri comuni.

Siamo certi che con la nuova Procura della Repubblica in provincia di Latina queste carenze non si ripeteranno più e che i nuovi Procuratori mostreranno un’attenzione particolare anche al versante dei possibili rapporti fra pezzi della politica e delle istituzioni e mafie, anche se il problema dei problemi non è, come andiamo ripetendo da anni, tanto quello che riguarda l’azione dei magistrati, quanto, invece, quello che investe l’inadeguatezza dell’azione investigativa sul territorio.

I magistrati agiscono e giudicano, infatti, sulla base delle carte che arrivano sulle loro scrivanie.

A Fondi, ad esempio, se avessimo avuto un lavoro di intelligence adeguato, non si sarebbe sicuramente creata la situazione che tutti conosciamo.

I fenomeni vanno valutati a tempo debito.

Ma quello che preoccupa maggiormente è il fatto che, malgrado quanto sia avvenuto e probabilmente continua ad avvenire quotidianamente, nessuno corre ai ripari sostituendo il personale con altro più attivo e preparato.

A Fondi, tanto per citare un esempio, ci sono marescialli che stanno nello stesso posto da decine di anni senza che nessuno si preoccupi, malgrado quanto sia avvenuto in quel comune, di andare a valutare la qualità dell’azione da loro svolta.

Ci sono stati i casi di schede fotografate nell’urna a Latina e quello delle voci a proposito di un presunto impegno di una persona appartenente a famiglia camorristica a favore di qualche candidato ad Itri.

Le forze dell’ordine stanno indagando per verificare la fondatezza di quelle voci?

Si sta facendo una valutazione attenta in ordine al possibile peso del voto nelle elezioni amministrative pontine dei mafiosi residenti in provincia di Latina tenendo conto del fatto che negli anni sono state rilasciate migliaia di residenze anagrafiche a soggetti provenienti dalle regioni storicamente dominate dalle mafie, Campania, Calabria e Sicilia soprattutto?