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Il poliziotto del Commissariato di Formia che ci ha sfidato a presentargli una denuncia di reato con parole sgarbate ed anche volgari é subito accontentato. Questa é una denuncia pubblica e ,quindi,ancora più valida sulla quale lo invitiamo a lavorarci ed a riferire all’Autorità Giudiziaria. Carmine Schiavone,nelle sue dichiarazioni,ha indicato i numeri delle targhe dei camion che avrebbero trasportato rifiuti tossici .A noi risulta che alcuni dei proprietari di quei camion sono di Itri e del sud pontino.Trattandosi di probabili reati di gravissima entità ci saremmo aspettati un’inchiesta rigorosa da parte delle forze di polizia locali tendente ad accertare CHI ha commissionato loro quei viaggi e DOVE sono stati trasportati ed interrati quei rifiuti. ( Qui sotto ,nel corpo dell’articolo,se si clicca su “audizione schiavone” escono tutti i verbali ( pag..63) Quasi alla fine esce la lista delle targhe di LT Vi sono alcuni di Itri fra i quali taluni avrebbero fatto parte anche del Consorzio Trasportatori del Porto di Gaeta). Nessuna,invece,a quanto sembra ,di quelle persone é stata convocata nè dalla Polizia di Stato di Formia o di Gaeta,dai Carabinieri di Formia,Gaeta o Itri. Ecco,cominci ad indagare su questo e,poi,se vuole,gli forniremo altro materiale su altre cose ancora.

Camera rende pubblici atti su traffico rifiuti denunciato da pentito Schiavone

di  | 31 ottobre 2013

Camera rende pubblici atti su traffico rifiuti denunciato da pentito Schiavone

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia alla Commissione d’inchiesta parlamentare sullo smaltimento illegale dell’immondizia in Campania saranno liberamente consultabili: “Una risposta alla legittima richiesta delle popolazioni delle zone martoriate”

di  | 31 ottobre 2013
Quasi vent’anni dopo la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti della mafia in Campania sono stati resi pubblici gli atti riferiti alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, sentito il 7 ottobre del 1997 . L’ex cassiere dei Casalesi ha raccontato lo smaltimento illegale dell’immondizia, accusando lo Stato delle bonifiche mancate.

Oggi l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati – preso atto della nota con la quale il procuratore nazionale antimafia ha rappresentato che non esistono motivi ostativi a che siano resi pubblici sia il resoconto stenografico della audizione del collaboratore di giustizia presso la predetta Commissione, sia gli atti depositati in quella occasione – ha espresso all’unanimità parere favorevole alla declassificazione degli atti secondo la procedura prevista dal Regolamento dell’archivio storico della Camera.

Ai sensi di tale Regolamento, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha quindi adottato il relativo provvedimento attraverso il quale gli atti sono stati declassificati e quindi resi pubblici. “Con questa decisione – si legge nel comunicato – la Camera ha inteso dare una risposta alla legittima richiesta dell’opinione pubblica e soprattutto delle popolazioni che abitano quelle zone dell’Italia martoriate dalla gestione illecita dei rifiuti e che chiedevano di fare piena trasparenza sulle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia alla Commissione parlamentare”.

“I predetti documenti – conclude la nota – sono quindi da oggi liberamente consultabili presso l’Archivio storico della Camera e sarà altresì possibile accedere a essi direttamente dalla sezione del sito internet della Camera relativa ai lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse operante nella XIII legislatura unitamente a tutti gli altri resoconti della medesima Commissione già pubblicati”.