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IL PD, LA CAMORRA E LE RACCOMANDAZIONI a SANTA MARIA CAPUA VETERE

IL PD, LA CAMORRA E LE RACCOMANDAZIONI. Altro che ragazzo tonto: ad Alessandro Zagaria, l’allora sindaco Di Muro chiedeva raccomandazioni per il cognato Mimmo Piccolo. Si consolidano gli elementi che parlano di un rapporto strettissimo tra il faccendiere di CASAPESENNA e Pasquale Stellato


Il tutto risulta evidente dalla lettura integrale di uno stralcio dell’ordinanza, che pubblichiamo in calce 

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Veramente si resta perplessi, non tanto a leggere i passi dell’ordinanza sulla nuova presunta tangentopoli sammaritana riguardante i lavori di ristrutturazione di Palazzo Teti Maffuccini e le presunte connessioni con ambienti camorristici, ma perplessi, e anche di più si rimane nel leggere queste cose ponendole in relazione a tutto quello che i diretti interessati a questa ordinanza e anche altre persone che con l’ordinanza non c’entrano, ci hanno narrato sulle qualità di questo Alessandro Zagaria, descrittoci, in pratica, come una sorta di impedito, di ragazzotto fringuellone incapace cerebralmente di diventare un effettivo faccendiere, procacciatore di affari.

E allora ti accorgi che nella vita soprattutto se la vivi in posti come questi, veramente devi ascoltare tutti e non credere a nessuno. Perchè leggendo i documenti, soprattutto i resoconti delle intercettazioni ambientali e telefoniche, altro che ragazzotto ritardato, questo era uno a cui il sindaco Biagio Di Muro si raccomandava perchè facesse prendere qualche lavoro a suo cognato Domenico Piccolo, detto Mimmo a cui, come abbiamo raccontato puntualmente negli anni, il comune di Santa Maria Capua Vetere aveva già elargito più di un affidamento diretto, in quella vergognosa spartizione lottizzatoria che negli anni ha visto l’area degli amici di Di Muro, quella degli amici di Stellato ed altri amici che ora si sono già andati a piazzare nelle liste o attorno alle liste di Antonio Mirra, da questi colpevolmente accolti, spartirsi incarichi e lavori per milioni e milioni di euro come Casertace ha scritto in centinaia e centinaia di articoli che si possono rinvenire facilmente nel nostro archivio a disposizione dei lettori.

Dunque, se Alessandro Zagaria era in condizione di far lavorare un imprenditore come Mimmo Piccolo, vuol dire che tanto tonto non era e che lo si voleva far passare per tonto per sminuire, per nascondere la pericolosità di una relazione, come dimostrano anche gli stralci che pubblichiamo qui in calce, era costante e frequente; riguardava Di Muro, ma non solo Di Muro, ma anche Pasquale Stellato, figlio della deputata Camilla Sgambato e dell’avvocato Giuseppe Stellato, un relazione di cui molto si narra nelle 17 mila e passa pagine che rappresentano tutto il raccolto da parte dei magistrati inquirenti della Dda, in questa inchiesta che, probabilmente, non ha ancora esaurito le sue sorprese.

Da questa parte dell’ordinanza abbiamo cancellato passandoci sopra un tratto di inchiostro nero quei passaggi riguardanti la sfera privata dell’allora sindaco Di Muro. Lo abbiamo fatto perchè pur riguardando la dinamica dell’inchiesta, noi di Casertace siamo fatti così e siamo molto più avanti rispetto a quello che si vuol fare con la riforma delle intercettazioni, inerentemente alla loro pubblicazione.

G.G.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO

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PUBBLICATO IL: 15 maggio 2016 ALLE ORE 16:40

fonte:www.casertace.net