Cerca

Il PD a difesa del Parco dei Monti Ausoni e del Monumento Naturale del Lago di Fondi

CONTRO IL PARCO AUSONI I SOLITI NOTI

L’Amministrazione comunale di Fondi, insieme a quella provinciale, guidate rispettivamente da Salvatore De Meo e Armando Cusani, sono, forse, le uniche amministrazioni che si battono strenuamente contro l’istituzione di Monumenti naturali e Parchi. Per loro, questi enti di salvaguardia del territorio e della loro valorizzazione, anche in termini economici e turistici, diventano vincoli troppo stretti che mal si addicono ad un sano sviluppo “cementizio” che, magari, tuteli più gli appetiti della speculazione che gli interessi di un’intera collettività.

Essi nascondono la verità ai cittadini, continuando a parlare di “decisioni calate dall’alto” (ex amministrazione regionale di centrosinistra) e non condivise con gli enti locali. E già questa è una grave menzogna, in quanto l’istituzione del Monumento naturale del Lago di Fondi primA e, successivamente, quella del Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi è stata ampiamente decisa dopo innumerevoli incontri e tavoli tecnici con gli Enti locali interessati, le associazioni di categoria, quelle ambientaliste e quelle venatorie.

Essi dicono una mezza bugia quando affermano che togliere il Parco non significa togliere i vincoli, perché sanno benissimo che l’abolizione del Parco è solo il primo passo per poi passare a togliere di mezzo, con un semplice decreto del Presidente della Giunta regionale, anche il Monumento naturale.

Essi volutamente non dicono che l’abolizione del Parco significherà meno investimenti sul territorio del nostro Comune e, degli altri dieci che ne fanno parte, per la salvaguardia dell’ambiente e la sua valorizzazione ecosostenibile.

Essi volutamente mentono, affermando che i vincoli imposti dal Parco negano la possibilità di svilupparsi delle attività economiche legate all’agricoltura e a tutte quelle altre attività compatibili con la tutela ambientale.

Essi volutamente mentono quando non dicono che a volere l’abbattimento dell’ecomostro dell’Isola dei Ciurli è stato la Giunta regionale di centrosinistra e il vice presidente Massimo Pompili, che si è impegnato in prima persona.

Essi dimenticano, in modo colpevole, che per lo smaltimento delle macerie dei villini dell’ecomostro dell’Isola dei Ciurli, la precedente Giunta Parisella, di cui il Sindaco De Meo era Assessore all’Urbanistica, furono incaricate ditte finite nel ciclone dell’inchiesta della Commissione d’accesso.

Non possiamo pensare che siano così miopi da non veder. Forse più che soffrire di miopia, essi soffrono per il fatto che non possono liberamente decidere quale debba essere la migliore lottizzazione da realizzare in quella zona. Forse essi pensano che tra qualche giorno sarebbe bello poter tornare a tirare fuori dal cassetto quel faraonico progetto della Marina di Fondi, costato tantissimi soldi ai contribuenti fondani e rimasto lettera morta.

Forse essi non stanno pensando alla tutela dell’ambiente e all’interesse della collettività fondana, ma a quello degli amici degli amici (loro).

Fondi, lì  16 luglio 2010
Bruno Fiore, Consigliere comunale del Partito Democratico di Fondi