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Il patto di ferro tra Polverino e gli Scissionisti

Il patto di ferro tra Polverino e gli Scissionisti

6 Settembre 2022

Di Redazione

LA STORIA DELLA CAMORRA – Il collaboratore di giustizia Giovanni Piana racconta i rapporti tra il clan di Marano e gli Abbinante e Amato-Pagano

Un patto di «ferro» tra i clan Polverino e Abbinante, prima e Amato-Pagano poi, è stato ricostruito nel corso degli anni dal collaboratore di giustizia Giovanni Piana, nato e cresciuto a Marano ma legato all’organizzazione criminale di Raffaele Abbinante. Secondo gli inquirenti, come riferito nell’ordinanza che fu emessa a maggio 2013 contro il clan maranese, Piana è «un profondo conoscitore della realtà locale».

Il pentito, «sottolinea i rapporti assolutamente ottimi tra il clan Polverino ed il gruppo Amato – Pagano, che, per quanto riguarda le forniture di hashish, avrebbe sempre fatto riferimento al gruppo maranese» si apprende dall’ordinanza. I rapporti tra le due consorterie nacquero grazie al fatto che entrambe erano originarie di Marano.

«Raffaele Abbinante – dice Piana – ha sempre avuto un buon rapporto con Peppe Polverino». «Il referente della camorra di Secondigliano era Raffaele Abbinante. Anche quando Paolo Di Lauro voleva degli incontri con gli affiliati di Polverino, questi ultimi gradivano di essere accompagnati da Raffaele Abbinante. Quest’ultimo durante una detenzione di Peppe Polverino e prima della faida di Scampia, si rivolgeva a esponenti di spicco dei Polverino che gestivano il clan in quel periodo».

La faida di Secondigliano

Durante la faida «questo rapporti di amicizia» si è mantenuto «e si è manifestato concretamente nella possibilità per il gruppo Abbinante, compreso i latitanti» di poter «vivere stabilmente a Marano, sicuri che nessun affiliato del gruppo Polverino li avrebbe mai venduti a Di Lauro, cosa che di fatto si è verificata».

Quando gli «Abbinante hanno deciso di abbandonare il Di Lauro ed hanno deciso quindi di seguire la scelta fatta da Raffaele Amato, si sono resi disponibili anche a fare da intermediari tra Raffaele Amato e Cesare Pagano con i vertici del clan Polverino». Il collaboratore riferisce anche di aver saputo «che vi è stata qualche richiesta reciproca di favori da farsi tra Mugnano e Marano, come ad esempio qualche persona di fiducia del gruppo Amato che magari subiva un’estorsione a Marano, veniva richiesto un intervento da parte dei Polverino per far cessare tali richieste e viceversa».

«Debbo dire però – aggiunge che i Polverino ci mettevano sempre al corrente di questi contatti, è capitato anche a me personalmente di ricevere un preavviso in tal senso da parte dei Polverino ed io ovviamente ho detto che potevano tranquillamente svolgere quanto richiesto essendo noi tutti alleati. Inoltre, attualmente Raffaele Amato, grazie alla buona presentazione degli Abbinante, può anche rivolgersi direttamente ai Polverino per approvvigionarsi di Hashish qualora ne avesse bisogno» concluse il pentito.

Fonte:https://www.stylo24.it/il-patto-di-ferro-tra-polverino-e-gli-scissionisti/