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Il patto Agerola-Amalfi nel mirino della Procura

Elena Pontoriero

Lo scenario paradisiaco che conquista ogni anno centinaia di migliaia di turisti, divisi tra Agerola e Amalfi, pare nascondere qualcosa di poco convincente, soprattutto agli occhi degli inquirenti occupati a portare avanti un’indagine che si è abbattuta, in particolare, sul Municipio della Costiera ma che, in effetti, tira in ballo anche la parte politica a “monte”. Tutto sarebbe iniziato dai concorsi pubblici per le assunzioni di specifiche figure presso il Comune di Amalfi. A conquistare i posti vacanti sarebbero stati ex dipendenti o amministratori provenienti proprio da Agerola. Un’indagine che, sia chiaro, includerebbe diverse attività della macchina comunale di Amalfi, compresi i concorsi pubblici. «L’inchiesta coordinata dalla procura di Salerno è partita alcuni mesi fa e io sono stato ascoltato come persona informata dei fatti. Ci sono diversi dubbi che, in effetti, si spera possano essere chiariti anche in merito ai concorsi », afferma Antonio De Luca, ex sindaco di Amalfi e attuale consigliere di minoranza. Tra le righe, l’ex primo cittadino, ammette di essere sorpreso su una casualità che tale non sarebbe, ovvero che nel Comune di Amalfi sarebbero stati «sistemati personaggi vicini all’ex amministrazione Mascolo». Qualche conto non torna e ad accendere i fari sull’intera vicenda – che era stata oggetto anche di un manifesto pubblico affisso ad Agerola, da parte dell’attuale gruppo di opposizione – ci ha pensato la procura di Salerno, con l’acquisizione di faldoni che sono ora al cospetto degli inquirenti. Un fil rouge che collega le due cittadine turistiche, e non soltanto per i preziosi sentieri, ma anche da qualcosa che ha sollecitato l’interesse dei magistrati intenzionati a smascherare un sistema illecito, semmai ce ne fosse uno.

«Al Comune di Amalfi ci sono ben 12 tecnici, tra ingegneri e geometra, ma ora si sta cercando la tredicesima figura professionale che andrebbe a gestire solo e soltanto i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza», dice Antonio De Luca, ex fascia tricolore amalfitana che solleva l’ennesimo punto interrogativo di una vicenda che pare essere più complessa di quanto si possa immaginare. E semmai il clima all’interno del Municipio di Amalfi non fosse già teso, proprio per la presenza dei militari che nei mesi hanno acquisito gli atti dai diversi settori pubblici, ad accendere più forte il fuoco della discordia sarebbe stato un “vento di passione”, che vedrebbe protagonisti due politici e una dipendente proveniente proprio da Agerola. La donna contesa, infatti, avrebbe scatenato una serie di scontri verbali nella compagine di maggioranza, alimentando malumori e rotture nella coalizione a sostegno dell’attuale sindaco di Amalfi Daniele Milano che, dal canto suo, si è trovato al centro di uno tsunami che ha circondato e inghiottito il Municipio e l’amministrazione comunale. E lì dove “il mare luccica” e tira forte “il vento della passione” la tranquillità tra i politici è, per adesso, un ricordo lontano, piuttosto difficile da ristabilire all’interno dell’aula consiliare ma anche negli stessi uffici comunali.

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2022/12/04/patto-agerola-amalfi-nel-mirino-della-procura/