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Il nostro modo di fare antimafia: inchiesta e denuncia

Due indagini lunghe, complesse, che sono durate ognuna circa due anni, fatte di nomi e cognomi, di interrelazioni fra questi, di ricostruzioni, che ci hanno consentito di mettere in chiaro situazioni e fatti che solo un lavoro di intelligence serio, approfondito, quasi professionale, è in grado di evidenziare.

Una per il Basso Lazio, la seconda per l’Alto Lazio.

I nostri migliori amici hanno lavorato sodo e li dobbiamo ringraziare di cuore.

Le migliori energie della nostra Associazione, persone che non fanno chiacchiere, non amano mettersi in mostra, agiscono nel silenzio e nell’anonimato, non confondono antimafia ed altre dimensioni che non ci interessano, che rendono un servizio, oltre che all’Associazione, al Paese e alle nostre comunità oppressi da un sistema politico-mafioso che fa venire le vertigini per le sue dimensioni e la sua pericolosità.

Fatti e non chiacchiere.

E antimafia seria, vera, quella che ci caratterizza sin dalla nostra nascita.

Commemorazioni, ricostruzioni storiche, , elucubrazioni sociologiche, espressioni politiche non sono il nostro campo di azione.

Lo lasciamo ben volentieri ad altri.

La nostra antimafia è fatta di ricerche, di scavo, di visure camerali e catastali, di esame di documenti anagrafici ed eventualmente giudiziari, per capire e far capire con chi abbiamo a che fare, singolarmente ed in gruppo.

Poi, ovviamente, la parola passa ad altri che istituzionalmente debbono fare gli approfondimenti opportuni ed i passi conseguenti.

Non abbiamo la pretesa di essere precisi al 100% né esaustivi, perché non è compito nostro metterci a fare gli investigatori di professione.

Non ne abbiamo titolo, né tanto meno le possibilità economiche perché non siamo finanziati da nessuno e non vogliamo i soldi di nessuno, oltre che dai nostri iscritti, e la strumentazione necessaria.

Ma il nostro modo di fare antimafia è questo, sin dall’inizio.

La facciamo su basi di volontariato civile, abbiamo uno spiccato senso civico e delle istituzioni e vogliamo rendere un servizio allo Stato di diritto ed anche ai nostri figli e nipoti che vogliamo guardare negli occhi senza vederci obbligati ad abbassare lo sguardo per la vergogna di non aver fatto il nostro dovere di cittadini di uno stato democratico e civile e di genitori e nonni corretti.

Siamo convinti della validità del nostro lavoro. E non riteniamo che l’Italia meriti, come ha fatto qualcuno di recente, la definizione di Paese di m…

Non crediamo che siano molti in Italia quelli che fanno come noi, purtroppo.

C’è la Casa della Legalità di Genova, ce ne sono degli altri.

Non crediamo tanti, da quello che ci è dato di vedere.

Per lo più si privilegiano temi generici, ricostruzioni storiche, analisi di fatti già avvenuti.

Serve tutto, per carità, se non altro per svegliare tante coscienze e tante intelligenze assopite da un torpore esiziale che sta uccidendo l’Italia e gli italiani.

Ma noi preferiamo fare altro e la nostra scomodità sta proprio in questo.

Noi preferiamo acchiappare i mafiosi ed i loro sodali, uno per uno, nelle professioni, nella politica e nelle istituzioni, scoprirli e segnalarli a chi di dovere. Denunciarli.

Non trascurando, peraltro, la coerenza dei comportamenti e delle azioni di chi, poi, deve agire.

Presunzione?

Invasione di campi altrui?

Non ci interessano i giudizi di certa gente.

A noi interessano i risultati.

Oltre che lo stare a posto con la propria coscienza.

Ecco perché noi chiediamo ai nostri iscritti cose che altri non chiedono.

Chiediamo ad ognuno di loro di essere “Sentinelle sul proprio territorio”, di segnalarci fatti e non parole, non giudizi politici e quant’altro non serve a fare antimafia.

E’ impegnativo, lo sappiamo, ma è anche selettivo e produce risultati.

All’Associazione ed al Paese.

Per ovvie ragioni di riservatezza non possiamo scendere nei particolari, ma una cosa possiamo dire con orgoglio:

Il prestigio della nostra Associazione è alto nelle sfere che contano, alcuni ci odiano, altri ci cercano.

Ma tutti ci apprezzano e di attestati ne riceviamo in continuazione.

Questo ci deve indurre a perseverare ed a accentuare l’impegno.

Chiacchieroni non ne vogliamo, come non vogliamo coloro che eventualmente pensassero di utilizzare l’Associazione per fare carriere politiche, per procurarsi voti o quant’altro.

Noi vogliamo gente seria, gente pensosa del bene comune e non personale, gente consapevole della gravità della situazione in cui bande di criminali hanno portato il nostro Paese che rischia di diventare fra non molto un Paese criminale esso stesso.

“Sentinelle” sul proprio territorio, che guardano, osservano tutto e tutti e segnalino movimenti e soggetti sospetti.

Sentinelle che consentano di raccogliere dati necessari, una volta verificati ed assemblati, a fotografare gli ambienti ed i territori e a trasmettere, poi, il tutto a chi deve agire.

Questa è antimafia vera.