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Il neo procuratore della Dna Cafiero de Raho:«Scoperte strutture occulte delle ‘ndrine» – VIDEO

Il neo procuratore della Dna Cafiero de Raho:«Scoperte strutture occulte delle ‘ndrine» – VIDEO

«Scoperte strutture occulte delle ‘ndrine» – VIDEO

Il neo procuratore della Dna Cafiero de Raho ha parlato delle ultime indagini svolte contro le cosche calabresi: «Sono quei rapporti che la ‘ndrangheta tiene per sviluppare meglio i propri interessi economici e di vicinanza ad una parte della politica». Il commiato: «Lascio una Calabria migliore»

Mercoledì, 15 Novembre 2017

link video: https://youtu.be/uIcjpoITACs

 

CATANZARO «In questi anni è stato fatto tantissimo. Non c’è stato territorio che non sia stato toccato almeno da un’ondata di arresti. Ma quel che mi sembra più importante è che è stata individuata non solo la struttura evidenziata originariamente in “Crimine” e “Infinito”, come risulta anche nell’operazione “Mandamento”, ma anche una struttura sovraordinata, parallela, nella quale si trovano i soggetti riservati». Lo ha detto il neo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un’iniziativa dei carabinieri che si è svolta a Catanzaro in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del comando provinciale, a cui ha partecipato anche il comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette. In una sorta di bilancio sulla sua attività di procuratore capo di Reggio Calabria, Cafiero de Raho, che ancora non si è formalmente insediato alla guida della Dna, ha evidenziato il ruolo di questa struttura «segreta»: «Sono quei rapporti che la ‘ndrangheta tiene per sviluppare meglio i propri interessi economici e di vicinanza ad una parte della politica che a volte è stata creata per gli stessi interessi ‘ndranghetistici».

Si tratta, per il procuratore, di una condizione che merita attenzione: «Questo nuovo sforzo investigativo è un campanello d’allarme – ha detto – non solo per l’economia che già aveva avuto diverse indicazioni, ma per la stessa politica. La politica buona, quella che si muove negli interessi dei cittadini, deve guardarsi da una politica inquinata creata dalla ‘ndrangheta».

Il magistrato si è soffermato anche sulla collaborazione tra le forze dell’ordine e di polizia: «Nei quattro anni e mezzo in cui sono stato procuratore, indipendentemente dall’organismo che procedeva, tutti hanno messo a disposizione i propri dati, ma non sull’esecuzione, prima. Nel senso che i vertici delle forze dell’ordine hanno parlato prima, la strategia è stata condivisa prima, e questa – ha concluso – è stata la forza della presenza dello Stato a Reggio Calabria».

 

CALABRIA MIGLIORE «Lascio sicuramente una Calabria migliore. È evidente un cambiamento nei cittadini», ha detto ancora Cafiero de Raho. «I calabresi – ha aggiunto – iniziano ad avere fiducia perché vedono lo Stato forte nella lotta alla ‘ndrangheta. Un risultato per il raggiungimento del quale i carabinieri hanno fatto tantissimo».

 

Fonte:http://www.corrieredellacalabria.it