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Il Governo vuole riattivare la Centrale nucleare di Borgo Sabatono a Latina ed istituire un deposito di scorie nazionale sul Garigliano?

COMUNICATO  STAMPA

Il  fatto che il Governo abbia approvato il decreto legislativo non tenendo conto dell’opposizione di gran parte delle Regioni e scegliendo di non attendere il parere della Conferenza Unificata «E’ un pessimo segnale, soprattutto a ridosso del voto per le regionali 2010: si ribadisce infatti una linea dirigistica e contraria al principio di leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche».

«Il Decreto legislativo viene approvato dal Consiglio dei Ministri contro la quasi totalità delle Regioni (con la sola eccezione di Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia) che hanno contestato nel loro documento il mancato rispetto dei poteri concorrenti delle Regioni in materia di certificazione dei siti, autorizzazione unica degli impianti nucleari e autorizzazione unica per il deposito nazionale».

«Questo  va contro il Titolo V della Costituzione ed elude l’obbligo di acquisire il parere della Conferenza unificata stabilito dalla cosiddetta Delega nucleare, legge 99/2009, che all’art. 25 stabilisce che i decreti attuativi della delega siano adottati “su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata e successivo parere delle Commissioni parlamentari competenti».

Ma a Latina cosa succede. Silenzio se non  assoluto quasi. Nonostante la debordante maggioranza dei Comuni e della Provincia , le ripetute rassicurazioni di alcuni esponenti, increduli, non stanno riuscendo ancora ad approvare una chiara posizione univoca tra ” PRO E CONTRO NUCLEARE”  LA MAGGIORANZA PENSA IN ORDINE SPARSO DI FAR DARE attuazione alla Legge 99/09 ” ritorno al nucleare” , imposta dal loro Governo contro gli interessi dei cittadini e così dopo le due Centrali Nucleari, le due Turbogas, l’ipotetico Inceneritore dei rifiuti che hanno previsto : l’istituzione e l’organigramma del governo di centro-destra pianifica lo sviluppo del contro eco-compatibile territorio pontino : E’ il caso di dire che possiamo vendere un buon prodotto territoriale di marchio “PONTINO INQUINATO” . A RICHIESTA si possono avere anche  i criteri di scelta delle località” nucleari”, le cosidette ” compensazioni” alle amministrazioni locali, l’introduzione della “tassa nucleare” sulla bolletta elettrica dopo la bolletta dell’acqua.
Nel perdurare della feroce crisi che falcidia posti di lavoro e redditi familiari, mentre dispone ulteriori tagli al già misero welfare, questo governo  provinciale sull’orlo di una crisi di nervi non trova meglio da fare che far nascondere pezzi della sua maggioranza. Viene da dire che sulla questione nucleare nulla dice l’Assessore all’Ambiente avvistato dalle parti di “CHI L’HA VISTO” stando alle dichiarazioni del Presidente della Commissione Ambiente della provincia. Noi e credo che tutto il centro sinistra unito debba dire con chiarezza  2010 ANNO DEL TERRITORIO PONTINO escluso dai territori ai fini del piano nucleare.
Invito la Provinfcia e il Comune di Latina di centrodestra ad impugnare davanti la Corte Costituzionale quelle decisioni senza dare esempio di  mira strabica e fallace al di là che a breve si vedrà il pronunciamento della Consulta !

Intanto la popolazione spero dia vita a comitati e coordinamenti antinucleari, e si partecipa  il 20 marzo a Roma , dove ci sarà una grande manifestazione ” per la ripubblicizzazione dell’acqua, la tutela dei beni comuni, il rifiuto del nucleare e delle “grandi-inutili-dannose opere”.

Di questo  purtroppo, e  solo  di questo si parlerà nei prossimi mesi.

Zaccheo e Cusani attenti alle risposte consolatorie dei Ministri della PDL..si vede ad occhio nudo che il naso cresce e il nucleare si avvicina…

Su questo aspetto invece è possibile creare sinergia per un NO convinto di tutte le parti politiche al nucleare? Vedremo…

Domenico Guidi