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IL FOCUS. Società, terreni, case al mare e in montagna. Paesini toscani “saccheggiati” dal CLAN DEI CASALESI. La prima puntata sulla super mappa dello sterminato tesoro confiscato ai MASTROMINICO

 

IL FOCUS. Società, terreni, case al mare e in montagna. Paesini toscani “saccheggiati” dal CLAN DEI CASALESI. La prima puntata sulla super mappa dello sterminato tesoro confiscato ai MASTROMINICO

Una prima classificazione di una ricchezza sterminata che gli imprenditori di San Cipriano in nome e per conto di Antonio Iovine e del clan più potente della Campania hanno costruito ettaro per ettaro, ara per ara, appartamento per appartamento. 

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Un lavoro monumentale, quello terminato in questi giorni, dal giudice Massimo Urbano, che coadiuvato dai suoi colleghi Francesco Balato e Federica De Bellis, ha firmato il provvedimento con cui confisca quello che definire un impero economico è anche poco, in considerazione della vastità dell’area dei beni immobili, mobili, societari e finanziari nella disponibilità dei fratelli Giuseppe e Pasquale Mastrominico, 59 e 66 anni, i due imprenditori, autentica cinghia di trasmissione degli interessi economici del super boss del clan dei Casalesi, oggi pentito, Antonio Iovine.

Monumentale perchè i giudici hanno dovuto lavorare nella verifica di un materiale sterminato già a suo tempo sottoposto a sequestro e oggi finito sotto la lente di ingrandimento del collegio per l’applicazione delle misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Veramente incredibile la misura delle ricchezze costruite da questi 2 imprenditori, divenuti una vera e propria cassaforte della camorra nostrana. Cerchiamo di dare un minimo di ordine alla trattazione, per la quale occorrerà più di qualche puntata in considerazione della complessità di analisi legata a una esposizione semplice, comprensibile, didascalica delle 141 pagine del decreto di confisca.

Partiamo dalle società, da quelle per le cui, a suo tempo, la dda chiese ed ottenne il sequestro. Cominciamo dalle società di capitali. Sono 10: Angioina Costruzioni srl, MA.CAT. srl, Masseria De Rosa srl, New House srl, Edilizia Panoramica Formia srl, Edilizia Panoramica Mezzano srl, Società di progetto Mastrominico srl, Mastrominico Costruzioni srl, Astro Costruzioni srl, Mastrominico Costruzioni srl.

Due sono le società di persone. Si tratta di due snc: la Edilizia Panoramica Fiuggi snc e la MA.DA. snc.

Una sola cooperativa, con la forma della responsabilità limitata: la Villa Literno scarl.

Poi ci sono le ditte individuali in numero di 3: Pasquale Mastrominico, Giuseppe Mastrominico e Giuseppina Martinelli, moglie di Giuseppe Mastrominico.

Nel complesso, dunque, sono 13 società e 3 ditte individuali, dunque 16 soggetti giuridici abilitati all’attività economica.

La situazione si complica e diventa stupefacente quando si affronta la sezione delle proprietà immobiliari o dei diritti reali acquistati su molti terreni.

Sono almeno 50 tra terreni, appartamenti e garages acclusi, piccoli appezzamenti un pò dappertutto, terreni agricoli a Casal di Principe in località Quadrapane per 17 are, poi tantissimi contratti per esercitare un diritto di godimento, quello che nel diritto privato è conosciuto come diritto di livellaria, ben 15 terreni e un fabbricato rurale, tutti ubicati a Formia.

Gli investimenti più ingenti per ampiezza sono stati fatti invece per la località Pozzo Bianco o Torre aSanta Maria La Fossa. Complessivamente circa 26 ettari.

Poi ci sono altri terreni, molti altri. Particolarmente interessanti quelli in zona edificabile a Fiuggiintestati a Edilizia Panoramica Fiuggi snc. Non a caso intestati a una società di persone che, di per se, pur non avendo a disposizione la misura camerale hanno una blindatura familiare, legata alla specificità della responsabilità che, come banalmente insegna il codice civile, riguarda direttamente i patrimoni personali di chi la compone.

Per quanto riguarda gli appartamenti, uno si trova a Pescocostanzo in provincia de L’Aquila, intestato a Luigia Fontana e due appartamenti a Baia Domizia, evidentemente collocati sullo stesso pianerottolo, in viale dell’Erica, uno di 5 vani e mezzo e l’altro di 5 vani, intestati sempre a Luigia Fontana, moglie di Pasquale Mastrominico. Gli appartamenti di Baia Domizia sono accompagnati anche da un’autorimessa, leggasi garage, di 26 metri quadrati.

Altre case, intestate alla società Edilizia Panoramica Fiuggi snc (vedi il ragionamento di prima), a Tufino, in provincia di Avellino, un appartamento di 6 vani in via Verdi, a Casaluce ben mille 56 metri quadrati adibiti a casa di ricovero in via Marconi e un altro fabbricato sempre in via Marconi.

Presenze dei Mastrominico anche nelle frazioni di Caserta. Va notato che una società si chiama Edilizia Panoramica Mezzano il che potrebbe essere collegato, anche se il dato non è certo, alla nota frazione collinare.

12 are, a Briano, quindi a un passo da San Leucio, intestato alla “solita” Luigia Fontana, moglie di Pasquale Mastrominico, in via Luigi Sturzo, 3 terreni, localizzati sempre a Caserta ma non ancora classificati nella loro collocazione territoriale (per i cercatori accaniti segnaliamo foglio 6 particella 583).

Veniamo alla proprietà toscane: ben 22 terreni, a Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa intestati sempre a Edilizia Panoramica Fiuggi snc. Due aree urbane, una di 230 metri quadrati e un’altra di 3 metri quadrati nel comune di Vecchiano in provincia di Pisa. Ma Vecchiano è una sorta di feudo dei Mastrominico e dunque del boss Antonio Iovine. Proprietari di 8 terreni, ben 9 appartamenti. Insomma se il clan dei Casalesi non ha comprato il paese poco ci manca.

Solo per il patrimonio immobiliare occorrerà un’altra puntata del nostro focus, visto che tra quello sequestrato e oggi confiscato e quello per cui fu rigettata, a suo tempo, la richiesta di sequestro ci sono ancora elenchi lunghi da riempire.

G.G.

 

 

 

 

 

PUBBLICATO IL: 10 febbraio 2017 ALLE ORE 12:19 

fonte:www.casertace.net