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Il convegno di Tarquinia. Prospettive di un lavoro comune con altre Associazioni e l’obiettivo della pubblicazione di un giornale che tratterà problemi del nord come del sud del Lazio. E della Toscana, forse

NEL CONVEGNO DI TARQUINIA E’ EMERSA UNA SITUAZIONE INQUIETANTE. PREOCCUPAZIONI ANCHE IN TOSCANA PER UNA FORTE PRESENZA DI MAFIE E DELLA MASSONERIA

Un convegno diverso dagli altri.

Con un altro taglio.

Proficuo, operativo, senza palcoscenico e bla bla.

Con un confronto serrato, cordiale, fraterno fra Associazioni serie ed operative, come la nostra, Italia Nostra, ”Amici della Maremma” e parecchie cittadini.

Con la presenza e la partecipazione attiva di Caracciolo, il V. Presidente Nazionale di Italia Nostra che ha dato un grosso e qualificato contributo al confronto.

Realizzazione della centrale nucleare, di quella a carbone, della discarica, del cementificio, del corridoio tirrenico e l’invasione del territorio da parte delle mafie.

E il silenzio, l’inerzia- per non dire altro – della politica e delle istituzioni.

Ma, più che l’esposizione di fatti, situazioni e comportamenti, quello che è emerso di più importante è il raccordo creatosi fra Associazioni prestigiose su tematiche scottanti e che investono l’avvenire della Regione e di quel territorio.

Un territorio che si estende alla Toscana, invasa da mafie e massoneria, con grandi complicità ed intrecci, come al solito, nella politica e nelle istituzioni.

Questo determinerà un interesse a guardare, da parte nostra e delle altre Associazioni, oltre i confini del Lazio.

Nel confronto e nei colloqui interpersonali svoltisi ai margini dell’incontro, sono emersi progetti interessanti che, oltre alle iniziative successive da svolgere in comune, investono anche il mondo della comunicazione con la pubblicazione di un giornale che interesserà il nord come il sud del Lazio e- speriamo-anche parte della Toscana.