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Il Comune di Pastena celebra il 25 aprile.

Pastena: Pietra la Spina 2013 – commento-
Il risveglio civile di un popolo che non abbandona la sua storia e che vuol vuole custodire la memoria di eventi dolorosi e tragici che hanno segnato il destino di intere generazioni
Né rabbia e né paura nel ripercorrere le tappe di un periodo bellico nel quale la sorte dei militari era perennemente messa in pericolo dai continui scontri armati che si susseguivano tra i sentieri e i boschi del nostro territorio.
Nessuna presunzione ideologica nella commemorazione del 25 aprile che comunaque ha sottolineato il sacrificio dei partigiani che hanno dato un altissimo contributo nel fare uscire l’Italia dalla dominazione delle truppe naziste e dalla dittatura fascista
La nostra testimonianza a Pietra la Spina serve ad andare oltre le dovute celebrazioni ufficiali, è utile per far conoscere la storia a chi ancora subisce il condizionamento di detriti ideologici che ne impediscono una comprensione ampia e veritiera
Gli anni della ritirata delle truppe tedesche contrapposta all’avanzata di quelle alleate ha lasciato sul nostro territorio profonde cicatrici determinate dall’uccisione, quasi mai involontaria di civili innocenti e dagli stupri perpetrati sulle giovani donne.
Momenti terribili per la nostra comunità che aveva inoltre altre persone impegnate, prigioniere o disperse sui vari scenari di guerra.
Un paese tormentato da anni di miseria, di violenze e di povertà che comunque è stato capace di trovare la forza e l’orgoglio per tirarsi su le maniche e iniziare a ricostruire dalle macerie un futuro dignitoso e di alto profilo etico e morale.
Un paese che in quegli anni ha dato prova di carattere e di temperamento e oltre alle braccia ha dato un significativo contributo alla crescita culturale della società con personaggi di forte caratura etica e professionale.
La testimonianza del 25 aprile a Pietra La Spina è un invito a riappropriarci della nostra storia, di riscoprire i valori di una generazione che ha consentito la nascita della repubblica e la stesura dell’attuale costituzione italiana.
La partecipazione a questo evento è il segno di una grande maturità civile e di un profondo legame con le radici del proprio paese, è l’assunzione di responsabilità di fronte al sangue innocente versato durante la guerra, è l’impegno a proseguire il percorso della pace, a lottare per il mantenimento della libertà e della democrazia, a diffondere la cultura della giustizia e della legalità perché nessuno sia più vittima di violenze e di discriminazioni.
Le puerili e fragili speculazioni che hanno il solo scopo di parlare male dell’amministrazione sono il frutto di una mentalità deviata cresciuta in un insano individualismo che esalta l’egoismo di alcuni e una visione immanentistica e soggettivistica della storia.
Pietra la spina non è rievocazione del passato ma è profezia del futuro, è l’indicazione di un percorso politico e di una evoluzione culturale che superino le barriere ideologiche e gli stanchi e desueti pregiudizi personali. La commemorazione a Pietra la Spina è andare con lo sguardo e con il cuore, oltre i confini delle appartenenze, i condizionamenti dettati dagli interessi e dalle convenienze personali, è anche sfidare la
diffidenza e la paura di tante associazioni nascoste dietro statuti e principi distanti e difformi dalle loro occupazioni giornaliere.
Non ci sentiamo né fuori e né estranei al mondo che viviamo e proprio per essere testimoni del nostro tempo non vogliamo che il racconto di questi avvenimenti sia consegnato al silenzio dei boschi e all’indifferenza degli uomini. Abbiamo sempre espresso concetti semplici e ragionamenti lineari che tuttavia si scontrano con l’ostilità e l’avversione di molti ma non per questo ci rassegniamo perché “per farsi dei nemici non è necessario dichiarar guerra, basta dire quello che si pensa” Martin Luther King.