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Il colosso Energas fa gola alla mafia garganica. Gip: “Commessa milionaria ha suscitato l’attenzione del clan”

Il colosso Energas fa gola alla mafia garganica. Gip: “Commessa milionaria ha suscitato l’attenzione del clan”

Di Francesco Pesante  

13 Marzo 2022  

È quanto emerge dalle carte dell’operazione “Omnia Nostra”. Il gruppo di Lombardi in contrasto con i montanari Li Bergolis per mettere le mani su una serie di lavori tra Manfredonia e Monte

I tentacoli della mafia garganica sul colosso Energas? Il nome dell’azienda spunta nelle carte dell’inchiesta “Omnia Nostra”. Una delle conversazioni intercettate viene ritenuta dagli inquirenti “oltremodo pregnante ed attiene al condizionamento ambientale da cui trae linfa l’attività estorsiva, seppur gli elementi investigativi acquisiti non permettano di formulare ulteriori capi di imputazione”. Nel maxi blitz, la DDA pone l’attenzione su Pietro La Torre, 40enne manfredoniano detto “U’ Muntaner” o “U’ figlie du poliziot”. L’uomo, ritenuto una sorta di luogotenente dei boss Matteo Lombardi e Pasquale Ricucci, affermava di aver messo nel mirino Energas. Un suo conoscente gli chiese: “All’Energas… Ma state voi?”, ricevendo risposta affermativa. “La Torre: Si”.
Nell’ordinanza cautelare firmata dal gip 
Marco Galesi si legge che “l’Energas è una società che deve realizzare a Manfredonia un rigassificatore di importanti dimensioni; pur essendo il progetto approvato, la società ha incontrato alcune ostruzioni da parte delle associazione ambientaliste che, avendo promosso ricorsi giudiziari – ricorda il giudice -, hanno di fatto ritardato l’inizio dei lavori. Si tratta di una commessa milionaria che ovviamente ha suscitato l’attenzione dell’associazione, particolarmente appetibile per l’impresa di movimento terra dei D’Ercole di Macchia-Monte Sant’Angelo”. Nell’inchiesta “Omnia Nostra” figurano tra gli indagati Leonardo e Michele D’Ercole, entrambi ritenuti contigui al clan guidato da Lombardi e Ricucci.

Proprio in questi giorni, la vicenda Energas è tornata alla ribalta in riva al golfo. Nonostante il parere contrario di cittadini e ambientalisti, è ancora viva l’ipotesi di installare un mega impianto Gpl nella città sipontina. L’ultima parola spetterà al Consiglio dei ministri.

 

Un’operazione che sarebbe milionaria, tanto da fare gola ai clan mafiosi. Il conoscente di La Torre “dimostrandosi – è riportato nell’ordinanza – ben addentrato nelle dinamiche della malavita locale, confida a La Torre di sapere che anche altri soggetti stanno estorcendo denaro alla società in questione: Stanno gli altri che raccolgono purevedi che io so pure che lo siete andati a prendere, l’avete menato se non sbaglio, però quello sta continuando lo stesso lui e quell’altro’, accennando a tre fratelli “ritenuti vicini al clan Li Bergolis, rivale del gruppo di La Torre.

In un ragionamento… allora, all’epoca che riuscivo a scanigliare (avere informazioni, ndr) quelli già prendevano 5-6000 euro al mese, e più 2-3000 euro di buoni benzina, poi successe il bordello hai visto, che lo presero… (arrestato, ndr) poi da allora il bastardo non ha scanigliato più”. Stando alle carte del gip, La Torre “dal canto suo” avrebbe confermato “che la questione Energas è a loro appannaggio” tant’è che avrebbero redarguito i tre fratelli: “Là bing bang bubung.., ho detto là non vi dovete proprio azzeccare (avvicinare, ndr)”. Questione ribadita anche ad altre due persone: No, là è una cosa nostra”… “Non vi azzeccate che vi faccio saltare”. Ma anche il sodale Catello Lista (tra i coinvolti in “Omnia Nostra”, ndr) avrebbe mostrato interesse per entrare nell’affare con l’intenzione di “accaparrarsi i lavori di giardinaggio. So che stavano prendendo pure gli appalti per lavorare..incomprensibilee cose… che Lino il ciotto (Lista, ndr) ha detto ‘no, il giardinaggio lo deve prendere io’, dice ‘che devi prendere tu? togliti da qua’… voleva prendere il fatto della pulizia dei giardini, delle terre e delle cose… solo che dice ‘tu ti devi allargare proprio’ (non devi intrometterti nella questione, ndr)”.

Da questo colloquio emerge anche un altro dato rilevante – riporta ancora il gip Galesi -. Come già documentato, l’associazione mafiosa si preoccupa di verificare tutti i movimenti e le progettualità del clan avverso. In questa prospettiva La Torre sostiene che uno dei tre fratelli succitati, che identifica nello scacaglio, gli passerebbe preziose informazioni perché proprio lo scacaglio (il balbuziente, ndr) è venuto da me… no viene a scanigliare, ti viene a dire i fatti come stanno… che deve scanigliare? vieni per scanigliare e mi dici tutti i fatti come stanno… la, là, li…’ che permettono all’associazione di orientare le proprie attività illecite”.

Fonte:https://immediato.net/2022/03/13/il-colosso-energas-fa-gola-alla-mafia-garganica-gip-commessa-milionaria-ha-suscitato-lattenzione-del-clan/