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Il Caso Terracina già sotto la lente dell’Associazione Caponnetto

Gare d’appalto e ditte nel mirino della Guardia di Finanza

Gare d’appalto pubbliche, affidamenti con trattativa privata, incarichi per consulenze esterne, il tutto riferito agli ultimi cinque anni e a qualsiasi settore dell’ente pubblico terracinese: si prospetta davvero un ‘lavoraccio’ per le fiamme gialle della tenenza di Terracina incaricate dalla Procura di Latina di passare al setaccio una porzione consistente dell’attività amministrativa locale a partire dal 2005 scoprendo vita, morte e miracoli di ogni affidamento per beni e servizi, lavori e forniture espletato dal Comune nell’ultimo quinquennio.
Si tratta di un’indagine collaterale a quella condotta ormai da settimane dai carabinieri di Terracina ma, comunque, sempre attinente al caso legato al suicidio del segretario generale Marino Martino. Gli uomini del tenente Giuseppe Riccio già la scorsa settimana hanno richiesto agli uffici comunali l’elenco completo delle ditte che hanno lavorato per il Comune a partire dal 2005 e, almeno fino a ieri mattina, dal Municipio ancora non era arrivato nulla, ma sarà soltanto una questione di ore e i finanzieri avranno a portata di mano la documentazione necessaria ad avviare almeno un primo screening dal quale potrebbe venir fuori qualcosa di estremamente interessante. Anche perché, in caso contrario, è improbabile che la Procura aprisse un altro filone di indagine da affiancare a quelli già avviati ed altrettanto complessi che fino ad ora hanno portato i carabinieri del capitano Atti anche fuori provincia e regione. La guardia di finanza avrà a che fare con le gare pubbliche e con quelle a trattativa privata, per capirsi quelle che hanno portato a lavori importanti come, giusto per fare qualche esempio, l’adeguamento e la sistemazione della via Pantani da Basso con una ditta di Caserta per svariati milioni di euro (sui quali c’è stata anche un’interrogazione del PD). A tal proposito ritornano alla mente i tanti interventi della ‘Caponnetto’ che invitava proprio le forze dell’ordine a richiedere in Comune gli elenchi delle ditte appaltatrici considerando che molte di essere arriverebbero proprio dalla Campania. Ma anche lavoretti più spiccioli di ordinaria amministrazione, come eventuali traslochi da un ufficio all’altro, manutenzione varia e via dicendo. Non è tutto: lo screening riguarderà anche gli incarichi affidati dall’amministrazione comunale a consulenti esterni dal 2005 in poi, un argomento già altre volte finito sulle cronache cittadine, anche di recente, per le somme erogate tutt’altro che piccole. Ad esempio lo scorso novembre la Cgil Fp aveva fortemente criticato i 600 mila euro previsti per il programma per collaborazioni e consulenze esterne in discussione nel consiglio comunale del 28 novembre 2008: la segretaria provinciale Cristina Compagno aveva messo in evidenza l’incompatibilità di quella spesa con la situazione finanziaria del Comune.

(tratto da www.freevillage.it)