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Il “caso Manca” a Viterbo. Per i giudici di quella città non è un delitto di mafia. Non è il caso che intervenga il Procuratore Nazionale Antimafia Roberti?

Il “caso” Manca, l’urologo siciliano in servizio a Viterbo e trovato morto con una siringa infilata nel braccio, continua a sollevare polemiche dopo che i giudici di quella città hanno disposto l’archiviazione in quanto non sarebbe per essi un delitto di mafia.
Il Dr. Manca sarebbe stato l’urologo che avrebbe tenuto in cura Provenzano per il tumore alla prostata di cui questo soffriva e, secondo molti, sarebbe stato eliminato da Cosa Nostra come testimone scomodo.
Noi non vogliamo entrare nel merito della decisione dei giudici viterbesi, ma riteniamo nostro dovere domandarci e domandare quale competenza avevano quei giudici trattandosi di un “caso” di probabile natura mafiosa.
Perché essi non hanno trasmesso il fascicolo alla DDA?
Non è il caso che il Procuratore Nazionale Antimafia Roberti intervenga?