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Il “caso Fondi” ci fa paura

SCIOGLIMENTO O NON SCIOGLIMENTO, IL DIFFICILE INIZIA “ DOPO”

Che il Governo sciolga o non sciolga l’Amministrazione Fondi, a noi interessa poco.

Non è quello il problema.

Lo stiamo dicendo da tempo. Come al solito, inascoltati da una massa di persone interessate solamente alla deflagrazione, non alla sostanza del problema.

Quello che emerge dall’inchiesta di Fondi è ben altro e più profondo e devastante.

Almeno sul piano dell’immagine sono emerse un’associazione, un’identificazione inquietanti fra… pezzi (speriamo che siano solamente pezzi… ) di criminalità e pezzi (idem) di politica ed istituzioni. Sarà la Magistratura a fare chiarezza e a dirci se ciò corrisponda o meno alla realtà. E noi abbiamo fiducia in essa.

Una situazione non diversa da quella provinciale, regionale e nazionale?

Non lo sappiamo. Lo temiamo, ma speriamo di sbagliarci.

Certo è che se si è arrivati a questo punto, delle responsabilità ci sono!

Ma quello che ci inquieta –non vogliamo fare processi che riguardino il passato perché provocheremmo ferite laceranti e dolorose –è il “ dopo”, il futuro.

Noi ipotizziamo fatti cruenti e, ciò, per più ragioni.

La prima riguarda l’inosservanza di eventuali patti.

Con la mafia non si scherza. Ti aspetta anche 20 anni per saldare i conti. Se c’è qualcuno che ha stipulato patti ed ha tratto benefici da tali patti, quel qualcuno sta tremando. Ed ha ragione.

Qualche segnale premonitore già c’è stato, secondo noi.

Scioglimento o meno, comincia la… fuga.

Io non c’entravo, comincia a dire qualcuno, ed abbandona l’altro al suo destino.

E’ la nave che affonda, è l’impero che si sfalda e le conseguenze possono essere gravissime.

Ognuno, per tentare di salvarsi, cerca di addossare la responsabilità agli altri, facendo ribollire uno stagno repellente.

Comunque vadano le cose e comunque decida il Governo, l’immagine di cui parlavamo è diventata nel vedere comune un convincimento diffuso.

I cittadini, almeno quelli onesti, hanno perso quel residuo di fiducia che ancora riponevano nella classe politica.

Caduta la fiducia, cade anche la speranza. La speranza di un domani diverso, più giusto.

E quando cade anche la speranza, il popolo è disperato. Di una disperazione dalla quale facilmente si passa all’agonia ed alla morte.

Perciò noi abbiamo paura. Comunque vadano le cose!

Quella riportata sopra è una nota che scrivemmo sul “caso Fondi” prima del “non pronunciamento” da parte del governo Berlusconi sulla richiesta di scioglimento dell’Amministrazione comunale.

Dobbiamo ammettere che ci siamo sbagliati in alcune previsioni e, soprattutto, su quella che riguardava la possibilità che potessero verificarsi… ”fatti cruenti” a seguito dell’inosservanza di eventuali patti che potrebbero essere stati conclusi fra soggetti criminali ed appartenenti al mondo della politica.

Ma, a bocce ferme, ad un’analisi aggiornata delle dinamiche dei fatti così come si sono andati evolvendo, quell’”errore” (se di errore si tratta, tenuto conto che il “caso Fondi” non è affatto chiuso e, secondo noi, deve ancora tutto intero evolversi) ci ha portato paradossalmente al… cuore del “ sistema”.

Il fatto che… ”non sia successo niente” è un elemento basilare per… ”capire” tutto.

E, forse, l’errore non lo abbiamo commesso noi, ma il “ sistema”… che, involontariamente, si è così scoperto.

Certe analisi non possono, per ovvie ragioni, essere fatte in questa sede.

Ma una cosa possiamo dirla ed offrirla come spunto di riflessione e di analisi a chi vorrà:

sul “caso Fondi” si è toccato il livello basso e già questo deve indurre a riflettere.

Inoltre, almeno ad oggi, pur avendo la Commissione di accesso agli atti (anzi, LE COMMISSIONI, perché, dopo quella nominata dal Prefetto Frattasi, ce n’è stata una seconda nominata dal Ministro Maroni che ha verificato la fondatezza di quanto acclarato dalla prima) accertato responsabilità di probabile rilevanza penale da parte di taluni, non risulterebbe che si sia proceduto su tale versante. Saremmo felici se al riguardo qualcuno ci smentisse.

Insomma, per farla breve, a Fondi si è applicata la logica gattopardesca del cambiare tutto per non cambiare niente…

Cosa potrebbe esserci dietro tutto ciò?