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Il “caso” di via Le Fosse a Formia

IL “CASO” DELICATO DI VIA LE FOSSE A FORMIA

Quando ci sono indagini da parte dell’A. G. in corso, è meglio tacere. Ed aspettarne l’esito, avendo fiducia nella capacità degli investigatori.

Riteniamo che il Dr. Tatarelli, come d’altronde il suo predecessore Dr. Nicolino Pepe, dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Formia, abbiano tutte le capacità per scavare a fondo.

Non solo sul versante delle eventuali violazioni delle leggi in materia urbanistica o di altra natura, ma, soprattutto, in materia di probabili connessioni con reati associativi di stampo mafioso e, quindi, di eventuali rapporti fra soggetti appartenenti alla criminalità organizzata e al mondo della politica.

D’altro canto, è lo stesso comunicato emesso dalla Polizia di Stato il 17 ottobre u. s, che lascia sospettare l’esistenza di tali rapporti.

Che significa, infatti, ” L’indagine vede coinvolti imprenditori locali e del casertano e mira ad accertare anche attività di riciclaggio di denaro proveniente da delitti in speculazioni immobiliari. Infatti, risultano interessate all’operazione imprenditoriale ditte e società collegate con esponenti della criminalità organizzata campana e in particolare con il clan dei Casalesi “, se non la prova provata della fondatezza di tali sospetti?

Il fatto che si sia interessata alla vicenda di via Le Fosse la DDA di Roma e che questa abbia, ora, probabilmente per approfondimenti, interessato la locale Procura della Repubblica, vuol dire che qualcosa di serio c’è sotto.

Ma, fermiamoci qua ed attendiamo l’esito delle indagini.

Sono decenni che DNA, DDA, DIA, Commissioni Parlamentari Antimafia, Associazioni ed altrri organismi qualificati denunciano sull’intero Basso Lazio -Formia-Gaeta-Minturno-Fondi-il cassinate- un radicamento mafioso preoccupante. E sono decenni che si parla di collegamenti fra organizzazioni e soggetti mafiosi ed esponenti dei mondi della politica e delle istituzioni. Alcune intercettazioni telefoniche -come quelle che riguardavano l’operazione “FORMIA CONNECTION”-hanno individuato alcuni di questi personaggi. Qualche altro si è esposto da solo… con dichiarazioni alla stampa!

Malgrado ciò, tutti continuano a vedere questi soggetti nelle amministrazioni pubbliche, in taluni partiti politici, parlare e… sparlare, senza che qualcuno si preoccupi di… metterli alla porta.

Questa è la nota dolente!

Si continua, malgrado tutto, a parlare della presenza e della attività sul nostro territorio di soggetti che provengono dalla “aree calde” della Campania, della Calabria, della Sicilia e, poi, della Cina, delle nazioni dell’est europeo, dell’Africa e così via, ma mai, o quasi mai, di coloro che, inseriti nelle istituzioni e nella politica locali, li favoriscono e con essi fanno business.

E, quando si accerta l’esistenza di tali rapporti, come nel “caso Fondi”, c’è sempre qualcuno che temporeggia, frena, minimizza, con una motivazione o l’altra, per… non far succedere niente!