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Il “caro estinto” a Roma. Chi c’é dietro???

IL ” CARO ESTINTO” A ROMA.
CHI C’E’ DIETRO???
Giornata dura il 16 luglio u. s. , sotto il sole bollente a Piazzale dei Navigatori a Roma, a manifestare con i titolari delle agenzie di pompe funebri di Roma e provincia contro il regime di monopolio creato nel settore del “caro estinto” a favore di solo 2 imprese sulle oltre 500 che esistono nella capitale e nella provincia e 600 e più in tutto il Lazio.
Lo abbiamo fatto con piacere e con passione perché, oltre a tutelare sacrosanti diritti di una categoria formata da centinaia di operatori e di famiglie, sospettiamo di aver messo le mani su una questione scottante, su una vera e propria bomba, dietro la quale, con pezzi importanti della politica romana, potrebbero celarsi anche soggetti appartenenti alla criminalità mafiosa.
Potrebbero, al condizionale.
E’ un’ipotesi quella nostra, non supportata al momento da riscontri, ma comunque lecita in quanto in altre parti d’Italia dietro il “caro estinto”, come anche nel traffico di rifiuti, quasi sempre c’è la criminalità organizzata mafiosa.
Attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini coordinate dal
Procuratore Capo della Repubblica Pignatone, nel quale
riponiamo una fiducia assoluta.
Non rimarremo inerti, però, perché è nostra intenzione raccogliere
il massimo possibile di elementi che, in caso positivo della nostra
azione, sottoporremo ovviamente all’attenzione dell’Autorità
Giudiziaria.
La questione riveste un’importanza eccezionale non solo per la
dimensione del fenomeno e la montagna di capitali che sono in
discussione, ma, per quanto ci riguarda più direttamente come
Associazione antimafia e contro le illegalità, per possibili
comportamenti corruttivi che potrebbero stare dietro di essa.
Non è credibile infatti il pensare che tutte o quasi le camere
mortuarie siano state date in gestione dagli ospedali e dalle
cliniche romani a sole due imprese su oltre 500 che operano a
Roma e provincia senza che vi sia stata negli staff ospedalieri e
nella ASL la mano di qualcuno, funzionario, medico, politico o
mafioso che sia.
Come pure ci sconcerta il comportamento del governatore della
Regione Lazio Zingaretti, peraltro anche Commissario
straordinario alla Sanità, il quale, sicuramente a conoscenza di
tutta la vicenda in quanto il suo Capo di Gabinetto è stato
puntualmente informato qualche settimana fa da una
delegazione di titolari di agenzie escluse dai servizi, tace, non
agisce, correndo anche il rischio di essere inquisito perché non
esercita alcun intervento e, cosa ancor più grave, si assenta il
giorno della manifestazione, una manifestazione annunciata
davanti ai cancelli della Regione con largo anticipo da manifesti e
media.
Veramente sconcertante al punto da far sospettare una
mancanza di volontà nell’affrontare il problema.
Comunque anche questa è materia di valutazione da parte
dell’Autorità Giudiziaria.