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Il business della mafia tra finanza e rifiuti: l’avanzata delle ‘ndrine nel Basso Garda

Il Monitoraggio dell’Osservatorio certifica la presenza della criminalità organizzata nel tessuto bresciano

Il Corriere della Sera, Sabato 5 Novembre 2022

di Valerio Morabito

La parola «resilienza» è presente anche nel vocabolario della criminalità organizzata. A certificarlo il Monitoraggio della presenza del fenomeno mafioso in Lombardia, una ricerca predisposta da Polis Lombardia, in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano, diretto dal professor Fernando dalla Chiesa. Studio che ha dedicato un ampio spazio alle infiltrazioni della malavita in provincia di Brescia, dove le organizzazioni mafiose «si ricostituiscono nelle loro gerarchie effettive e nella loro composizione attingendo a vasti retroterra familiari di tipo orizzontale o generazionali — è riportato nel Monitoraggio dell’Osservatorio —. Tanto che ormai è possibile parlare in più casi di un vero e proprio radicamento.

Una caratteristica del bresciano è la presenza di tutte e quattro le maggiori organizzazioni criminali di stampo mafioso, ma negli ultimi anni c’è un’evidente predominanza della ‘ndrangheta «ormai radicata nel tessuto sociale, economico e politico». Le ‘ndrine sono presenti soprattutto nel Garda. Tra queste spicca quella dei Bellocco, da più di un decennio sul territorio bresciano. Celebre il summit in una villetta a Padenghe, ormai finita all’asta, dove un boss dei Bellocco stringeva accordi con affiliati della Sacra Corona Unita e aiutava la latitanza del boss Giuseppe Pesce. Poi, come emerso da numerose informative della polizia a partire dagli anni Duemila, è emerso un radicamento stabile dei clan di Oppido Mamertina (provincia di Reggio Calabria) nel Basso Garda, in particolare a Desenzano: «Comune in cui si concentrano le principali discoteche presenti sul territorio», è stato aggiunto nella ricerca di Polis in collaborazione con l’Osservatorio. Tra i business della mafia ci sono anche i rifiuti. Così vale la pena ricordare che a Soiano è avvenuto un sequestro di un capannone industriale all’interno del quale sono state illecitamente stoccate oltre mille tonnellate di rifiuti speciali. I successivi accertamenti hanno dimostrato l’esistenza di una struttura organizzata e ben rodata che gestisce abusivamente i rifiuti speciali per conto e in accordo con la ‘ndrina Bellocco. In generale le varie organizzazioni criminali presenti sia sul Garda che nel resto della provincia si dedicano alla «commissione di reati finanziari come il riciclaggio, fatture per operazioni inesistenti, false compensazioni di crediti tributari».

Già, ma come agiscono i clan mafiosi? Nel report è stato messo nero su bianco che si muovono «in forma non eclatante ma avvalendosi di una violenza a bassa intensità. Una violenza comunque efficace, se si guarda ai livelli di omertà e di intimidazione ancora riscontrate diffusamente sul territorio regionale, perfino in situazioni di rovesci giudiziari di questo quel clan».

Fonte:https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/22_novembre_05/business-mafia-finanza-rifiuti-39888c06-5c60-11ed-b827-fa754029d3c4.shtml