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il boss pentito del clan degli Scissionisti, Biagio Esposito:“Il boss Imperiale aveva un negozietto di droga fin dagli anni Novanta”

Il boss Imperiale aveva un negozietto di droga fin dagli anni Novanta”

Il superlatitante, rifugiatosi a Dubai, trattava stupefacenti per il clan Di Lauro e per gli Scissionisti

È uno dei più grandi narcotrafficanti europei. L’uomo che, nella cucina di casa, nascondeva i due quadri di Vincent Van Gogh rubati, agli inizi degli anni Duemila, in Olanda. Dovrebbe essere in galera, ma prima che entrasse in azione la magistratura napoletana, si è rifugiato a Dubai dove ora vive tra mille lussi al riparo dalle richieste di estradizione in Italia. Stiamo parlando di Raffaele Imperiale, natali stabiesi ma cittadino del mondo (del crimine). Di cui il boss pentito del clan degli Scissionisti, Biagio Esposito, traccia le origini mafiose in una serie di interrogatori nel novembre 2010. Ecco che cosa racconta Esposito: “Conosco Raffaele Imperiale, da noi detto Lello ‘o parent perché era amico di Elio Amato a partire dagli anni ’99-2000. Essendo io cresciuto con Elio Amato è da lui che ho appreso tutte le circostanze da me conosciute su Lello ‘o parent e sul loro rapporto”. Amato avrebbe riferito a Esposito che Imperiale aveva “un negozio ad Amsterdam in Olanda in cui si vendeva la droga già dalla fine degli anni ’90”. Malgrado il ruolo di broker del narcotraffico, Imperiale “non è mai stato affiliato al clan Di Lauro” però “già da quell’epoca – anni ’99-2000 – egli riforniva di erba diverse piazze gestite da noi affiliati al clan Di Lauro, in particolare quella del Terzo Mondo che gestivo con Cosimo Di Lauro”.

Il pentito prosegue: “Elio Amato ed Antonio Orefice, che erano in società, all’insaputa del clan Di Lauro si facevano rifornire da ‘o parent anche di pasticche di ecstasy che poi venivano smerciate dal figlio dell’Orefice”. Questi traffici sarebbero proseguiti “fino alla rottura tra Di Lauro ed Amato-Pagano, ossia quando nel maggio del 2003 questi ultimi abbandonano Secondigliano”. Rottura a cui non aderì Antonio Orefice che rimase fedele ai Di Lauro e “questo è il motivo per cui verrà ucciso”.

 

 

2 Aprile 2020

Fonte:https://www.stylo24.it/