Cerca

Idioti o collusi: tertium non datur

L’ansia di un’antimafia diversa, nuova, seria, efficace.
Stanotte abbiamo lavorato su un vecchio documento redatto da un comune campano per la creazione degli OSSERVATORI COMUNALI SULLA CRIMINALITA’ per rimetterlo a punto, aggiornarlo, potenziarlo ed adeguarlo alle nuove realtà dei territori ed ai nuovi modi di operare delle mafie.
Tutto si ammoderna, tutto cambia, fuorché, purtroppo, la cosiddetta antimafia sociale che non si capisce bene ancora quale ruolo voglia giocare, se effettivamente fare una lotta efficace alle mafie o far finta di farla per eventualmente trarne anch’essa dei vantaggi, economici o politici o entrambi messi insieme.
Sì, perché la sensazione che ci tenta è proprio questa in quanto non riusciamo a comprendere i motivi per i quali si tarda a comprendere che, a fronte della massiccia e sempre più asfissiante penetrazione della mafie nel nostro tessuto economico, politico, istituzionale, sociale ed anche culturale, i “condivido”, il racconto, la commemorazione, la cerimonia per la presentazione di un libro che racconta storie di 30-40 anni fa, non servono più alla bisogna.
Le mafie sono ormai DENTRO LE MURA, non più fuori.
Se non si capisce questo o si è idioti o collusi con i mafiosi.
Noi non stiamo consentendo a nessuno dei nostri iscritti di fare retorica, di limitarsi ad esaltare il passato che è tutt’altra cosa del presente e del futuro perché sono cambiate le identità, sono cambiati i ruoli, il modus operandi, le condizioni, gli ambienti, tutto.
Noi siamo e vogliamo essere sempre di più l’ ANTIMAFIA DEL GIORNO PRIMA, non quella del giorno dopo, l’antimafia che vuole aiutare la parte sana delle forze dell’ordine e della magistratura ad individuare e colpire i mafiosi.
Noi siamo orgogliosi di essere l’antimafia dell’INDAGINE, della DENUNCIA e della PROPOSTA.
Non l’antimafia parolaia o, peggio ancora, piegata ai voleri della politica e della politica corrotta e mafiosa.
Dicevamo del Documento sugli Osservatori comunali.
Sono circa 2 anni che l’Associazione Caponnetto ha elaborato e reso pubblico un corposo documento contenente alcune sue proposte importanti per combattere la corruzione e le infiltrazioni delle mafie negli Enti locali e nella Pubblica Amministrazione.
In tale DOCUMENTO è prevista, fra l’altro, la costituzione in tutti i Comuni del Paese di OSSERVATORI COMUNALI SULLA LEGALITA’ E CONTRO LA CRIMINALITA’ COMUNE E MAFIOSA.
Cosa diversa – l’Osservatorio- dalle famose Commissioni che una classe politica cieca ed ipocrita si ostina a fare imbottendole di
consiglieri alcuni dei quali, forse, anche indagati o addirittura già pregiudicati ed incarcerati.
L’Osservatorio, invece, non è composto da politici e consiglieri, ma solo da Magistrati, forze dell’ordine ed associazioni antimafia serie (non quelle politicizzate ed esistenti solo sulla carta).
Abbiamo inviato tale Documento da oltre un anno a tutti i Sindaci di due Regioni, Lazio e Molise, ma, ad oggi, nessuno di essi, sia di destra che di sinistra, lo ha fatto proprio ed applicato.
Oggi abbiamo elaborato il REGOLAMENTO per la costituzione dell’Osservatorio in modo che qualunque sindaco può prenderlo così com’è, portarlo in Giunta e farlo approvare.
Senza spenderci un minuto di tempo per elaborarlo.
Lo abbiamo fatto noi per lui in modo che nessuno possa inventarsi degli alibi, delle scuse.
Misureremo dal comportamento dei singoli sindaci di fronte a tale bozza di Regolamento il loro livello di sensibilità – o di insensibilità- rispetto al problema “mafie”.
E staremo attenti, in particolare, a come si comporteranno i neo Sindaci del PD di Roma, Fiumicino, Civitavecchia, Formia, per limitarci al solo Lazio, i quali più volte hanno espresso la loro volontà di fare qualcosa per contrastare il crescente fenomeno di radicamento delle mafie nella loro Regione e l’inquinamento della vita politica e delle istituzioni da parte della criminalità mafiosa.
E’ giunto il momento per loro di passare dalle parole ai fatti.
Vedremo.
Gli iscritti all’Associazione Caponnetto di tutta Italia ed anche i simpatizzanti, da parte loro, sono tutti impegnati a diffondere tale REGOLAMENTO, insieme al relativo DOCUMENTO- che troveranno entrambi sia sul sito web che sulla pagina Facebook ufficiali dell’Associazione – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA LOTTA ALLE ILLEGALITA’ E LE MAFIE “ANTONINO CAPONNETTO”
www. comitato-antimafia-lt. org
info@comitato-antimafia-lt. org
tel 3470515527
REGOLAMENTO PER L’OSSERVATORIO COMUNALE SULLA LEGALITA’
Art.1 E’ istituito l’Osservatorio Comunale sulla Legalità inteso come centro di studi, ricerca, documentazione e di iniziativa sociale a sostegno della legalità e della lotta alla corruzione ed alla criminalità comune e mafiosa.
Art.2 L’Osservatorio svolge i compiti:
a) studiare e “fotografare” le forme criminali tradizionali ed emergenti presenti sul territorio;
b) individuare i settori a maggior rischio di infiltrazione mafiosa;
c) analizzare l’efficienza delle strutture preposte al contrasto della criminalità e proporre tutte quelle mutazioni, aggiustamenti, integrazioni che dovessero rendersi necessari per aumentarne l’efficacia;
d) vagliare il senso di sicurezza soggettiva dei cittadini comparandola a quella oggettiva;
e) effettuare una “mappatura” delle istituzioni del privato sociale connesse con problemi della sicurezza e del contrasto alla criminalità;
f) verificare la compatibilità con le leggi ed i regolamenti di tutti gli atti assunti dalla pubblica amministrazione locale.
Art.3 L’Osservatorio è presieduto dal Sindaco – o suo delegato in caso di assenza – ed è composto da:
a) 2 rappresentanti designati dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale e che svolgano con continuità da almeno due anni attività in favore dell’azione di sostegno alla legalità ed alla lotta alla criminalità comune e mafiosa;
b) il Prefetto o suo rappresentante;
c) il Questore o suo rappresentante;
d) il Comandante provinciale dei Carabinieri o suo rappresentante;
e) il Comandante provinciale della Guardia di Finanza o suo rappresentante;
f) il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato o suo rappresentante;
g) il Comandante della Polizia Municipale;
h) 2 magistrati, il primo in rappresentanza della Procura della Repubblica territoriale ordinaria ed il secondo della Direzione Distrettuale Antimafia competente per il territorio;
i) il responsabile della SUA (Stazione Unica Appaltante);
l) il Dirigente del Servizio comunale competente (da cambiare a seconda dell’oggetto in discussione);
m) 3 rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro più rappresentativi a livello nazionale.
Art.4 La nomina dei componenti l’Osservatorio avviene con atto di Giunta Municipale su designazione dei rispettivi sodalizi o enti di appartenenza.
Essi restano in carica fino alla scadenza della consiliatura.
Art 5 Il Sindaco provvede alla prima convocazione ed all’insediamento dell’Osservatorio;
a) In caso di dimissioni, decesso o impedimento di un membro dell’Osservatorio si provvede alla sua sostituzione secondo le modalità di cui all’art.4;
b) l’assenza a tre sedute consecutive comporta la decadenza dalla nomina e la conseguente sostituzione del soggetto decaduto con altro indicato dallo stesso ente o sodalizio di appartenenza;
c) l’Osservatorio è validamente costituito con la nomina di almeno la metà dei suoi membri.
Art 6 Il Presidente provvede alla convocazione della riunione dell’Osservatorio almeno 3 volte l’anno;
il Presidente è tenuto a convocare, inoltre, la riunione dell’Osservatorio ogni volta che a farne richiesta sia almeno un terzo dei componenti dello stesso;
le riunioni dell’Osservatorio sono valide con la partecipazione della maggioranza dei suoi membri;
l’Osservatorio delibera a maggioranza dei presenti.
Art 7 L’Osservatorio provvede a nominare durante la sua prima riunione il Segretario scegliendolo fra i suoi componenti.
Art 8 L’Amministrazione comunale provvederà a dotare l’Osservatorio di tutti i supporti strumentali, tecnici, documentali e regolamentari per consentirgli lo svolgimento dei suoi compiti;
l’Amministrazione comunale si attiverà per recuperare in sede provinciale, regionale, nazionale e comunitaria finanziamenti a sostegno delle attività e delle iniziative promosse dall’Osservatorio.
Art.9 La partecipazione alle riunioni ed alle attività dell’Osservatorio è gratuita e non dà diritto ad alcun compenso, retribuzione o rimborso.
ed a verificare se i Sindaci lo recepiranno ed attueranno o meno.
In caso contrario, invitiamo i nostri amici a denunciare pubblicamente, a mezzo di comunicati stampa, coloro che ometteranno di farlo o, comunque, a farcelo sapere.
Noi riteniamo che tali OSSERVATORI COMUNALI, così come noi li abbiamo concepiti, siano uno strumento formidabile sia per scoprire, da una parte, la reale volontà degli amministratori pubblici di stare dalla parte dello Stato di diritto e contro le mafie, sia anche per contrastare con maggiore efficacia di quanto non sia stato fatto finora le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nella Pubblica Amministrazione tutta intera, a cominciare dai Comuni, alle Province, alle Regioni e così via.
Queste sono le cose che un’antimafia seria deve fare, non le chiacchiere, il racconto del passato, le parate, le pizzate, le fiaccolate ed altre sceneggiate.
Magari facendosi anche pagare le indennità, diarie e quant’altro per andare a parlare nelle scuole di… “cultura della legalità”, di… “rispetto delle regole”, di “semafori rossi da non attraversare” ed altre amenità del genere, quando i mafiosi fuori finiscono di comprare anche l’aria che respiriamo.
INDAGINI, DENUNCE E PROPOSTE, sull’oggi e sul domani.
L’ANTIMAFIA DEL GIORNO PRIMA, non quella del… giorno dopo.
Questo chiediamo a tutti i nostri amici, a tutti, nessuno escluso.