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I precedenti penali di alcuni coinvolti nell’inchiesta

Qualcuno può spiegare come costoro, con questi bei curricula, avessero ancora incarichi in enti ed organismi dello Stato o rappresentassero gli interessi di società pubbliche italiane anche all’estero? PS berriola è un ufficiale della gdf; magi un sottufficiale cc della DIA; mobkel trattava con funzionari di stato USA e con il rappresentante Finmeccanica USA importantissime commesse.

Dall’omicidio al falso: tutti i precedenti penali degli indagati

ROMA (24 febbraio) – Molti indagati nell’inchiesta della Procura di Roma hanno precedenti penali che vanno da usurpazione di titolo, a ricettazione, falso, bancarotta fraudolenta, fino all’omicidio. E il gip motiva la necessità dei provvedimenti restrittivi con i pesanti carichi penali, oltre che per interrompere le condotte criminose, per «la sussistenza di un concreto pericolo di fuga».

Luca Berriola «è stato rinviato a giudizio – scrive il gip – per furto aggravato ed estorsione».

Paolo Colosimo «è stato condannato in via definitiva per porto d’armi da sparo abusivo».

Giulio Cordeschi, Aurelio Gionta, Maurizio Laurenti, Giovanni Pizzi, Antonio Ricci «hanno riportato sanzioni per emissione di assegni a vuoto».

Roberto Macori «è stato condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta e evasione fiscale».

Fabrizio Magi «è stato condannato in via definitiva per associazione per delinquere, riciclaggio e furto ed è stato rinviato a giudizio per detenzione di armi».

Luigi Marotta «è stato condannato in via definitiva per associazione per delinquere, porto d’armi abusivo, bancarotta fraudolenta, ricettazione, associazione per delinquere all’estero, falso, uso di pubblici sigilli contraffatti, truffa e si trova attualmente detenuto a seguito di ordine di esecuzione per la complessiva pena di anni 11, mesi 6 e giorni 7 di reclusione, oltre alla richiesta di rinvio a giudizio pendente per associazione per delinquere».

Massimo Massoli «è stato condannato in via definitiva per furto ed è stato dichiarato fallito».

Gennaro Mokbel «è stato condannato in via definitiva per traffico di sostanze stupefacenti, acquisto di cose di provenienza sospetta, detenzione di armi da sparo, per lesioni aggravate e usurpazione di titolo».

Giovanni Pizzo «è stato condannato in via definitiva per insolvenza fraudolenta, ricettazione, falso e bancarotta».

Paolo Prinzi «condannato in via definitiva per truffa e bancarotta fraudolenta».

Franco Pugliese «condannato per via definitiva per oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza, ricettazione, violazione di sigilli, abusivismo edilizio ed estorsione».

Fabrizio Rubini «rinviato a giudizio per omicidio aggravato». Si tratta dell’uccisione del marito della sua amante, Luciana Cristallo, l’architetto Domenico Bruno trovato morto a Roma nel gennaio 2004. L’uomo, del cui omicidio è stata accusata anche la moglie insieme a Rubini, fu ucciso con 12 coltellate e il suo corpo fu gettato nel Tevere e ritrovato sulla spiaggia di Ostia. «È un cambiamento epocale – dice in una intercettazione dell’indagine sull’omicidio del marito Luciana Cristallo a Fabrizio Rubini – siamo stati bravi, caspita se siamo stati bravi».

(Tratto da Il Messaggero Online)