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I laghi costieri pontini saranno tutelati veramente?

ALLA PREFETTURA DI LATINA C’E’ IL TAVOLO TECNICO SULLA NAVIGAZIONE A MOTORE NEL LAGO DI PAOLA (Accade anche nel lago Lungo) MERCOLEDI 01 LUGLIO 2009 – RIAPERTA AL 15 LUGLIO 2009

LE NORME DA OSSERVARE PER MANTENERE UN LAGO A CINQUE STELLE

Il Lago di Paola è incluso in un’area di grande pregio ambientalistico e paesistico che gli ha fatto meritare di essere incluso nel Parco Nazionale del Circeo, che è uno dei soli cinque storici Parchi Nazionali d’Italia.

Per chi ancora non lo sapesse, il lago di Paola è inserito nei Siti d’Importanza Comunitaria (S. I. C. ), è stato dichiarato Zona di Protezione Speciale (Z. P. S. ), è inserito in una delle poche zone umide d’Italia in esecuzione alla Convenzione di Ramsar, ed è stata dichiarata area da tutelare per legge, perché di notevole interesse pubblico, dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Per questi motivi, la navigazione a motore sul lago di Paola è stata vietata dall’art.28 del Piano Territoriale Paesistico (P. T. P. ) n.13.

Al Tavolo Tecnico che si terrà il giorno 01 luglio presso la Prefettura di Latina, oltre alle istituzioni pubbliche, saranno presenti pure alcune attività commerciali di Sabaudia che vorrebbero sfruttare il lago per la navigazione a motore, anche se su una sola parte del lago.

La Provincia di Latina ha preparato un decantato progetto di “riqualificazione” del lago di Paola.

Così come presentata, la riqualificazione sembra tendere a una verace tutela ambientale del lago di Paola. Non è vero. Infatti la Provincia, mentre da una parte prevede la cosiddetta “riqualificazione” da un’altra parte ed esattamente nel suo Piano Territoriale Generale Provinciale (P. T. G. P. ), nel capitolo “11 Relazionale”, prevede 200 posti barca che sono già indirizzati, precisati e specificati, nello stesso P. T. G. P. , per la società Inland Sea di Alfredo Scalfati, non verso tutti.

Il progetto di riqualificazione provinciale prevede opere che premettono la navigazione a motore.

Il lago e le sponde, la fauna e la vegetazione sono un’entità completa se rimane tutta d’un pezzo, infatti costituiscono un unicum non spezzettabile, connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, pena la declassificazione di quegli importanti riconoscimenti ottenuti e mantenuti.

Per questi motivi le Amministrazioni pubbliche e le parti private che parteciperanno al Tavolo Tecnico in Prefettura, non possono modificare il divieto di navigazione a motore neppure su una parte minore del lago altrimenti s’incorrerà nella procedura d’infrazione comunitaria prevista dal Trattato CE.

Legambiente di Sabaudia ha presentato alla CE la richiesta della procedura d’infrazione comunitaria.

Nessun funzionario degli Enti pubblici partecipanti al Tavolo, autorizzando la navigazione a motore, vorrà e potrà essere responsabile dell’infrazione comunitaria e della pena pecunaria che potrebbe essere inflitta all’Italia, come Paese membro.