BENI DELLA CAMORRA ANCHE SUL LIDO DI LATINA
Parecchi anni fa, parlando dell’assegnazione da parte del Comune di Latina dei chioschi al mare, accennammo a presenze sospette su quel tratto delle spiagge laziali.
Un’indiscrezione ce le aveva segnalate.
Avevamo appena affrontato lo stesso tema per quanto riguardava il tratto di Ostia ed avevamo, pertanto, ipotizzato delle analogie con quello di Latina.
La città capoluogo del territorio pontino è invasa dalla camorra. Se ne avverte la presenza dapperttutto. Il fatto che Schiavone ed i Casalesi abbiano ritenuto di investire su Borgo Santa Maria, nel territorio appunto di Latina, sul vasto terreno poi confiscato ed assegnato alla Cooperativa “Il Gabbiano”, è la prova lampante della bontà del nostro assunto.
Latina è città di forte riciclaggio di denaro sporco delle mafie. Le banche e le finanziarie ci sono tutte, italiane e non. Il commercio è visibilmente infiltrato, come lo sono il settore edile e le compravendite immobiliari. Qualche anno fa facemmo un monitoraggio delle costruzioni dalla Stazione delle autolinee fino a Campo Boario e individuammo cose interessanti. Proponemmo alle forze dell’ordine di fare tutte le visure camerali delle ditte che avevano realizzato costruzioni a Latina, pubbliche e private, ma, come al sol, ito, evidentemente non siamo stati ascoltati.
Una presenza antica, quella appunto delle mafie a Latina, che risale a dir poco ai tempi del tentativo di realizzare i grattacieli in via Ufente da parte dei “cavalieri dell’apocalisse “ catanesi.
Dopo 30 anni da quel periodo ormai la criminalità organizzata siciliana, calabrese e campana soprattutto si è ramificata fino ad… entrare dapperttutto.
Perfino nelle Istituzioni e nella politica??? Lo domandiamo alla Procura della Repubblica ed alle forze dell’ordine che finora, fatta qualche eccezione, hanno tenuto un… livello basso e spesso si sono rivelate “negazioniste”.
Come al solito, ancora una volta sono state le forze dell’ordine… “di fuori” a scoprire gli investimenti della camorra sul Lido di Latina.
Sono stati, infatti, i GICO della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma.
Quando si decideranno i vertici della Guardia di Finanza e dei Carabinieri a mandare Comandanti provinciali preparati nella lotta alle mafie???