Cerca

I figli di Paolo Borsellino :“L’antimafia di facciata.Noi il 19 luglio non ci saremo”.Così i figli di Borsellino bollano le manifestazioni in memoria del loro padre organizzate per lo più da gente che dell’antimafia se ne serve.Parole dure che debbono far riflettere su tutto quel retroterra oscuro che in nome di chi ci ha rimesso la vita e di coloro che la rischiano ogni giorno per difendere la democrazia e la Giustizia nel nostro Paese specula per guadagnare,costruirsi carriere,procacciarsi voti ed altri motivi abietti e che nulla hanno a che fare con la lotta alle mafie.La vera antimafia si fa aiutando le forze dell’ordine e la magistratura,indagando e DENUNCIANDO e non con le chiacchiere e le parate strumentali.

  • PALERMO. «Il 19 luglio? Non ci sarò. Mi sono messo di turno al lavoro, a cercare di fare qualcosa di concreto, non ho tempo per commemorazioni senza senso. Per me, appassionato di calcio, i memorial sono quelli sui campi, non ne esistono altri». Così, in un colloquio con La Stampa, parla Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo ucciso ventitrè anni fa in via D’Amelio, oggi commissario di polizia a Cefalù.
    Alla commemorazione della strage «noi figli non ci saremo. Fiammet…ta da sei anni – racconta Manfredi – passa questo periodo a Pantelleria. Il 19 luglio fa celebrare una messa in memoria di papà in una chiesetta di contrada Khamma, sull’isola, dove entrano a malapena dieci persone. Lucia quest’anno sarà lì con lei. E io sarò in servizio, il 17, il 18 e il 19. Sono stato educato da mio padre all’etica del lavoro, alla concretezza, al rifiuto delle passerelle. Tre anni fa, pochi giorni prima dell’anniversario, abbiamo fatto un blitz contro la criminalità delle Madonie, il migliore modo di commemorarlo».

    «Mia sorella ha parlato di antimafia di facciata – aggiunge – e io quelle parole me le sono appese in ufficio, tanto le condivido, tanto mi sembrano arrivare dritte dalla voce di mio padre. Lei è la più figlia di Paolo Borsellino, è quella che ha nel sangue i suoi geni migliori». «Io penso che le parole di mia sorella dovrebbero aprire un dibattito – sottolinea -, ma non tocca a me farlo. Quel che posso dire è che tutti noi fratelli, anche Fiammetta che appare più defilata ma segue tutto con grande attenzione, la pensiamo esattamente come Lucia».