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I Comitati Provinciali per la Sicurezza e l’ordine pubblico.

A Gaeta,”provincia di Casale” dei Principi,una pattuglia di ladri ed é subito allarme ed il Prefetto di Latina convoca il Comitato provinciale per la Sicurezza e l’ordine pubblico.Ma di mafia non si parla proprio………….

 

DIAMO PIU’ VIGORE ED IMPORTANZA  AL
RUOLO DEI COMITATI PROVINCIALI PER LA
SICUREZZA E L’ORDINE PUBBLICO

La vicenda incredibile della convocazione del
Comitato Provinciale  per la Sicurezza e l’Ordine
pubblico di Latina a seguito di una decina di furti ed
un paio di rapine avvenuti a Gaeta,ci offre lo spunto
per riprendere una nostra riflessione sulle polemiche
insorte a Roma una quindicina di anni fa fra l’ex
Procuratore nazionale antimafia Vigna e l’ex Prefetto
Serra sul ruolo dei Comitati Provinciali per la
Sicurezza e l’ordine pubblico.
Negli archivi polverosi delle Prefetture italiane dovrà
esserci ancora  una vecchia circolare dell’ex Ministro
degli Interni Napolitano che chiedeva ai Prefetti di
inserire fra i membri di detti Comitati anche un
Magistrato della DDA.
Una circolare,questa,peraltro mai revocata e
che,quindi, ancora valida,che mirava  a dare un senso
“alto” al ruolo dei Comitati Provinciali per la
Sicurezza e l’ordine pubblico per non farli scadere al
livello di organismo che si interessasse solamente di
caccia ai violenti negli stadi,ai rapinatori,agli
spacciatori ed altre cose di semplice natura di “ordine
pubblico”.

La partecipazione,infatti,alle riunioni dei Comitati
solamente del Procuratore della Procura ordinaria del
territorio mette i Comitati nelle condizioni di poter
affrontare il tema della lotta alle mafie,essendo questo
per legge di esclusiva competenza della Direzione
Distrettuale Antimafia.
L’esclusione,pertanto,del  magistrato  della DDA non
permette ai Comitati per la Sicurezza e l’ordine
pubblico un esame esaustivo e generale della
situazione  sul versante,appunto,della sicurezza dei
cittadini di un territorio.
A quanto si sa,la circolare di Napolitano é rimasta per
lo piu’ inapplicata ed i risultati di questo
comportamento sono sotto gli occhi di tutti,a
cominciare,appunto,proprio dalla Capitale……………..
L’altro giorno,appresa la richiesta del Sindaco di
Gaeta che ha provocato  un can can mediatico dopo
una decina di furti ed un paio di rapine che si sono
verificati in quella città  la quale  fa parte – non
dimentichiamolo mai –  di un territorio assediato dalle
mafie,ci saremmo aspettati una presa di coscienza  del
fenomeno “mafie” con l’assunzione,da parte del nuovo
Prefetto di Latina,di un’iniziativa “forte” che  vedesse
coinvolta anche la DDA in un esame complessivo
della situazione esistente non solo a Gaeta ma anche
nella vicina Formia-anch’essa colpita da una scia
interminabile di furti e rapine – e nell’intero sud
pontino,tutti  gravati da un’asfissiante presenza
mafiosa.

Ancora una volta siamo rimasti non solo delusi,ma
allibiti.
Se tutto il problema “sicurezza” in provincia di Latina
si riduce a correre dietro a comuni delinquenti che,una
volta arrestati,non sono in grado di fare ulteriori danni
,non dicendo una sola parola sui grandi investimenti
mafiosi,stiamo proprio bene!!!!!!…………………………….