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Hotel Grotta di Tiberio, commissione per rivalutare titoli edilizi. “Come in Totòtruffa”

Hotel Grotta di Tiberio, commissione per rivalutare titoli edilizi. “Come in Totòtruffa”

scritto da redazione il 14/04/2021 a

L’hotel Grotta di Tiberio, a Sperlonga, torna a far discutere. Il motivo questa volta è rappresentato dalla decisione, assunta a fine marzo da parte dell’ufficio intercomunale di Campodimele, Lenola e Sperlonga, di nominare una commissione ad hoc – composta dall’architetto Roberto Guratti, dall’ingegnere Luigi Massaro e dal geometra Raffaele Conte (quest’ultimo interno all’Ente) – per rivalutare i titoli edilizi relativi alla struttura ricettiva. Una disposizione a dir poco contestata dal movimento civico Partecipazione Attiva, rappresentato dall’ex consigliere comunale Nicola Reale.

Tra la generale depressione da lockdown, l’atavico disinteresse dei cittadini e i rassicuranti silenzi della politica locale, sul mare di Ulisse prosegue indisturbata la navigazione di pirati, corsari e bucanieri”, scrive via social il sodalizio. “E’ spuntata, in questi giorni, una ‘determina’ a firma del Capo Area II del Comune di Sperlonga che potrebbe far pensare ad una geniale trovata comica, se non fosse, invece, l’ultima di una lunga serie di follie amministrative messe in campo dalla sequela di dirigenti che da anni tentano con ogni mezzo di non eseguire le sentenze della magistratura passate in giudicato relative all’abbattimento delle parti abusive dell’Hotel Grotta di Tiberio. Nell’oggetto della determina si legge: ‘Nomina commissione istruttoria per la rivalutazione dei titoli edilizi’ relativi ai permessi a costruire con i quali il Comune di Sperlonga, nel 2004 e nel 2005, diede il via libera alla costruzione del suddetto Hotel. Titoli che sono stati dichiarati illegittimi da una pluralità di sentenze e che, quindi, il Comune avrebbe, per legge, dovuto annullare, procedendo agli abbattimenti stabiliti dalle sentenze stesse.

Si dà il caso – continua Reale – che proprio qualche settimana fa giungeva al Capo dell’Area II un ennesimo esposto che dava l’ultimatum di 30 giorni per procedere al ritiro dei citati titoli autorizzativi. La risposta del dirigente è nella determina di cui stiamo parlando, la quale, nel tentativo di creare una nuova “pietra d’inciampo”, nomina una commissione per la “rivalutazione” di quei titoli edilizi.

Si tratta di una invenzione tanto fantasiosa quanto assurda e inutile. Basti solo pensare che nella legislazione italiana non esiste e non è mai esistito l’istituto della ‘rivalutazione dei titoli edilizi’. Insomma una trovata da film comico, come la vendita della Fontana di Trevi nel film ‘Totòtruffa’; una ‘missione impossibile’ che nessun professionista serio accetterebbe di svolgere. La determina nomina ‘per la istruttoria delle pratiche’ un architetto, un ingegnere e un geometra. Per ora non è dato sapere se i tre professionisti abbiano accettato l’incarico. Ma a questo punto emerge un’altra ‘stranezza’: uno dei tre tecnici è un dipendente comunale coinvolto nelle intercettazioni del processo Tiberio 2 e inserito dagli inquirenti nella lista degli indagati. Cose di normale amministrazione in una amministrazione che normale non è mai stata”.

Fonte:https://www.h24notizie.com/