GRAZIE ALLA MAGISTRATURA ED ALLE FORZE DELL’ORDINE PER L’ARRESTO DI SETOLA… E PER QUELLI CHE… SARANNO… DI ZAGARIA ED IOVINE.
MA LE MAFIE PIU’ PERICOLOSE SONO QUELLE ECONOMICHE E POLITICHE CONTRO LE QUALI L’IMPEGNO PROFUSO FINORA NON E’ SUFFICIENTE
Non finiremo mai di ringraziare tutti quegli uomini e donne appartenenti alla magistratura ed alle forze dell’ordine che si sono dedicati con tutte le loro energie alla cattura di uno dei più sanguinari criminali della camorra, Setola.
Grazie infinite a coloro che, malpagati e con mezzi scarsissimi messi a loro disposizione da uno Stato ingeneroso, mettono a repentaglio la loro vita per combattere contro una metastasi che sta devastando il Paese: le mafie. Siamo nelle graduatorie internazionali ai primissimi posti per illegalità, corruzione e presenza mafiosa.
Il problema è politico, oltreché morale e culturale e non si può di certo pensare che debbano essere solo la magistratura e le forze dell’ordine a risolverlo, quando vediamo che proprio nella politica e nelle istituzioni le mafie trovano non raramente una sponda.
La lotta alle mafie, alla camorra come a tutti quanti gli altri sodalizi criminali, deve essere trasferita alle loro attività economiche e politiche.
Se non si fa questo, faremo sempre un buco nell’acqua.
Ammanettare solamente i criminali che sparano e si macchiano di orrendi delitti non è risolutivo del problema.
Ecco perché noi da anni stiamo gridando che si deve indagare sulle movimentazioni di capitali impiegati nelle compravendite immobiliari, degli esercizi commerciali di ogni genere-bar, ristoranti, alberghi, negozi di vendita o confezione di latticini ecc. – e così via. Ce ne sono a migliaia sul nostro territorio e se ne aprono sempre di nuovi, giorno dopo giorno.
E, poi, bisogna indagare su quegli amministratori pubblici che rilasciano concessioni edilizie, licenze, approvano varianti ai piani regolatori ecc.
Sono questi i veri mafiosi, quelli più pericolosi, insieme a tutti gli altri che… negano l’esistenza del fenomeno mafioso!