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Gravissimo incendio alla “Cantanella” di Mondragone in provincia di Caserta. Bruciano rifiuti di ogni genere con danni incalcolabili all’ambiente ed alla salute pubblica non solo dei cittadini di Mondragone ma anche di quelli dei territori che la circondano. Possibile che non si riesce ad individuare e catturare quei criminali che sono i responsabili, diretti ed indiretti, di questa immane tragedia???

Il gravissimo incendio della discarica in contrada “Cantanella” a Mondragone, in provincia di Caserta, ci allarma in modo particolare.
E ciò, non solo per i danni incalcolabili provocati all’ambiente ed alla salute pubblica dei cittadini della zona, ma, considerata la vicinanza di questa al confine con il Lazio, anche a quelli delle province di Latina e Frosinone e non solo.
C’è, poi, da considerare il fatto che i prodotti agricoli e caseari mondragonesi e, più in generale, di tutte le altre terre casertane avvelenate dalla camorra, vengono trasportati e venduti in tutte le città del Lazio, a cominciare dalla Capitale ed anche del Paese e del mondo.
Si tratta appunto di danni incalcolabili che, peraltro, oltre a noi tutti, interesseranno le giovani generazioni per le gravi malattie che provocano i rifiuti tossici di cui la camorra ha riempito e continua a riempire il sottosuolo casertano e non solo.
Stando a quanto riportano le cronache, non pare che da parte delle amministrazioni locali, nè dei cittadini, ci sia quella reazione tanto necessaria in situazioni del genere.
Abbiamo letto che di questo ennesimo incendio -pare di natura dolosa – se ne sta interessando la DDA di Napoli.
E noi della DDA partenopea ci fidiamo perché sappiamo della bravura dei magistrati che la compongono.
Purttuttavia riteniamo di rivolgersi ad essa per pregarla di velocizzare la conclusione delle indagini tese ad
individuare, perseguire e neutralizzare i responsabili diretti ed indiretti di questa tragedia che rischia di aggravare una situazione già di per sè gravissima.
Abbiamo parlato di responsabili indiretti, oltre che di quei criminali che sono i diretti autori dei roghi, perché evidentemente sono mancati e mancano i controlli.
E questo è quanto ci inquieta più di ogni altra cosa perché, se su un territorio notoriamente infestato dalla camorra, lo Stato mostra queste crepe, figuriamoci quello che accade laddove la camorra e le altre organizzazioni criminali ci stanno lo stesso -e in alcuni casi ancor di più come nel sud pontino- ma c’è ancora chi nelle istituzioni si rifiuta di prenderne atto!