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“Gotha”, il pm Lombardo: “Il Sistema P2 opera ancora ogni giorno”

“Gotha”, il pm Lombardo: “Il Sistema P2 opera ancora ogni giorno”

di Claudio Cordova – Nelle intercettazioni agli atti del processo, gli avvocati Paolo Romeo e Giorgio De Stefano si definiscono “opinion maker” che devono rimanere nell’ombra. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, integra la definizione: “Opinion maker di tipo criminale rispetto ai fini della ndrangheta”. Il magistrato sta svolgendo le considerazioni conclusive della Dda di Reggio Calabria nell’ambito del maxi-processo “Gotha”, che vede alla sbarra la componente riservata della ndrangheta. Nel pomeriggio dovrebbero arrivare le richieste da parte del procuratore capo Giovanni Bombardieri.

Davanti al Tribunale presieduto da Silvia Capone, Lombardo ha parlato di un”progetto eversivo in un sistema mafioso”. A tenere le fila, l’ex parlamentare Paolo Romeo. In tal modo la componente riservata nella sua direzione strategica avrebbe governato gli assetti per moltissimo tempo: “Un eterno presente – ha detto Lombardo – in cui le organizzazioni criminali si trasformano per rimanere uguali a se stesse”. Ad evolvere è l’interlocuzione: “Non ci sono dinamiche economiche, imprenditoriali, finanziarie e politiche. È tutta ndrangheta, abbiamo perso tutti in questa terra”.

In aula, Lombardo ha elencato la sconfinata rete relazionale di Romeo. Politici come Gianni Bilardi, Aurelio Chizzoniti, Antonio Caridi, Gianni Nucera, Demetrio Naccari, Candeloro Imbalzano, Demi Arena, Giuseppe Giordano, Eduardo Lamberti Castronuovo, Giuseppe Raffa, Domenico Giannetta, Luigi Fedele. Ma anche membri della Pubblica amministrazione come Marcello Cammera, Carmelo Nucera, Nuccio Idone. E soggetti come l’ex magistrato Giuseppe Tuccio, il prete don Pino Strangio. E molti altri: “Il circuito relazionale di cui si avvale il sistema. C’è infatti la necessità di creare un sistema di potere mafioso e quindi rapporti con i politici che gestiscono i flussi economici” dice Lombardo.

Ma nella disponibilità dei principali imputati, gli inquirenti non troveranno ingenti patrimoni. A spiegare i motivi è ancora Lombardo: “Non si pensa a un arricchimento immediato, perché la traccia diretta diventa pericolosa se il ruolo deve rimanere riservato. Il vantaggio è mascherato dalla difesa dell’interesse diffuso”. E, invece, l’interesse sarebbe quello della criminalità organizzata. Perché i membri della componente riservata non sarebbero concorrenti esterni, ma a tutti gli effetti ndrangheta. Una organizzazione territoriale con cui Romeo si sarebbe comunque relazionato. Nelle intercettazioni si fa riferimento alla cosiddetta “Triade”, che è il Crimine di Archi, con le cosche De Stefano, Tegano e Condello, che gestisce la “terra di mezzo”. Così, quindi, la ndrangheta sarebbe diventata “un contropotere che allarga gli orizzonti operativi”. Dietro quindi gli organi politici e amministrativi vi sarebbero logiche deviate ed evolute: “Come dice Pantaleone Mancuso, esponente di spicco della ndrangheta vibonese, si è sciolta la P2, ma è solo una sigla, il sistema continua a operare giorno per giorno perché il sistema non cambia, ma deve evolversi”.

Mercoledì, 26 Maggio 2021 13:28

fonte:https://ildispaccio.it/primo-piano/273307-gotha-il-pm-lombardo-il-sistema-p2-opera-ancora-ogni-giorno