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gnazio Cutrò alla grande manifestazione nazionale contro le mafie a Fondi

cutròL’imprenditore di Bivona, Ignazio Cutrò, porterà la sua testimonianza di vittima del racket a Fondi, il comune laziale infiltrato dalla mafia.

L’imprenditore bivonese è stato invitato a partecipare alla manifestazione nazionale antimafia, che si terrà il 25 settembre nel centro in provincia di Latina, dal Comitato antimafia regionale presieduto da Elvio Di Cesare.

Tra le personalità che hanno già assicurato la loro partecipazione Dario Franceschini, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero, Gennaro Migliore, Claudio Fava, Rita Borsellino e Piero Marrazzo ( Presidente della Regione Lazio). Si prevedono altre partecipazioni, fra le quali, probabilmente, quella dello scrittore Roberto Saviano.

“Il caso Fondi, un comune in provincia di Latina di oltre 30.000 abitanti nel quale c’è il più grande mercato ortofrutticolo d’Italia diventato crocevia di tutti i traffici delle mafie. Come è stato accertato – spiega Elvio Di Cesare – da tutti gli organismi centrali investigativi e giudiziari del nostro Paese (DDA di Roma, Napoli ,Reggio Calabria ecc), dalla DIA, dai ROS, da varie Commissioni Parlamentari Antimafia e da una Commissione d’accesso nominata dal Prefetto di Latina, le mafie sono riuscite a condizionare anche le attività dell’Amministrazione Comunale della cittadina.

Di recente ci sono stati numerosi arresti ordinati dall’autorità giudiziaria e fra coloro che sono stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare ci sono anche ex amministratori e dirigenti del Comune. Il Prefetto di Latina da circa un anno ha chiesto lo scioglimento dell’Amministrazione Comunale di Fondi per condizionamenti mafiosi. Il Ministro dell’Interno ha fatta sua la richiesta del Prefetto e l’ha proposta al Consiglio dei Ministri. Però,c ome ha dichiarato ufficialmente e pubblicamente il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, c’è stata la resistenza di alcuni ministri e la questione è ancora sospesa. Abbiamo ritenuto, pertanto, di renderci promotori, insieme a numerosi partiti politici ed altre associazioni antimafia, di alcune forti iniziative pubbliche tendenti ad ottenere, dopo un anno di attesa, una decisione di scioglimento da parte del Consiglio dei Ministri”.

(Tratto da Comunicalo.it)