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Gli Osservatori comunali sulla legalità

E’ stata un’idea dell’Associazione Caponnetto e noi l’abbiamo prospettata a moltissimi Sindaci del centro Italia,dalla Campania al Lazio all’Abruzzo-Molise,le aree più “calde”,ripromettendoci di farlo anche con quelli delle  altre regioni ,dove siamo presenti ed abbiamo personale preparato ed affidabile.In qualcuno di essi siamo riusciti a realizzarlo,anche se non completamente sulla base delle nostre indicazioni.A Formia,nel Lazio,ad  esempio.
Ma il nostro sogno era quello di non dare ad essi un contenuto meramente  ed esclusivamente “burocratico”,a supporto delle amministrazioni,ma ,al contrario,”politico”.Essi avrebbero dovuto,secondo il nostro punto di vista,rappresentare il “luogo” dove si incontrano – ed eventualmente si scontrano- istituzioni e società civile per misurare la reale volontà dello Stato di combattere o meno mafie e malaffare,individuare le criticità,i punti deboli e  trovare le soluzioni.
Perciò avevamo richiesto la partecipazione,come membri interni ed a tutti gli effetti,dei magistrati delle Procure ordinarie e della DDA,del Questore,dei Comandanti provinciali della Guardia di Finanza,dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato e,eventualmente,anche della Prefettura.
Questa nostra richiesta non é stata accolta,non sappiamo se per colpa del Sindaco di Formia o del Prefetto di Latina e oggi,soprattutto dopo la barbara uccisione proprio a Formia dell’avvocato Piccolino,noi rischiamo di far apparire l’Osservatorio colà istituito come una sorta di instrumentum regni,un soggetto burocratico ,un qualcosa che  si limiti a guardare le cose “interne” e non quelle “esterne” che sono quelle che ci interessano di più.
Intendiamo per “esterne” : le carenze dell’apparato investigativo  delle quali tanto si parla,come quelle dell’apparato giudiziario.
A Formia ,come in tutto il sud pontino e ,più in generale,in provincia di Latina e nel Basso Lazio non si indaga,mancano le competenze,la preparazione,la cultura dell’antimafia ,il personale esperto per condurre un’efficace azione di contrasto alle mafie ed alla corruzione e manca l’intelligence.
Insomma manca tutto,a parte una supponenza senza limiti,una retorica da fare schifo e,forse,anche la volontà di fare un qualcosa di utile e di efficace.
Se  qualcuno vuole intendere l’Osservatorio come lo strumento per fare un semplice screening che riguardi  genericamente soggetti ed imprese che ruotano attorno alla camorra,sappia che quello é un lavoro che sappiamo fare noi,come lo facciamo da anni, in maniera più rigorosa ed approfondita e con un risultato in più: il lavoro che noi facciamo non resta chiuso nei nostri cassetti.
Intelligenti pauca !
Non  abbiamo ancora deciso il nostro ritiro perché questo é un momento brutto per il sud pontino,ci sono alcune inchieste in corso,altre debbono essere avviate e non vogliamo creare situazioni di smarrimento o di intralcio al lavoro dei magistrati.Inoltre non vogliamo far ridere la camorra ed i sodali della camorra e della ‘ndrangheta che già ridono abbondantemente per l’inefficienza dello Stato.
Noi ringraziamo gli amici di M5S e di Rifondazione Comunista che hanno ripreso la nostra proposta e l’hanno riproposta ,citandone correttamente la fonte (qua si vede la gente corretta !),in veste politica.
Apprezziamo anche la loro sensibilità.Ma proprio perché siamo ad essi grati e li rispettiamo,li avvertiamo che,se  qualche amministrazione alla quale essi si sono rivolti,dovesse dichiararsi disponibile,non accettino il modello di Osservatorio che é stato realizzato a Formia.
Conditio sine qua non per il raggiungimento di obiettivi seri è la presenza in essi di 2 Magistrati,uno della Procura ordinaria ed un altro della DDA,del Questore,dei Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza,dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato,oltre che di un rappresentante qualificato della Prefettura.Senza di questi é meglio non fare niente perché tutto si ridurrebbe ad un parlarsi addosso,tutto interno,senza avere un referente con il quale avviare un confronto ed anche,all’occorrenza,uno scontro.Qua si tratta di stanare lo Stato e capire  se vuole fare o non vuole fare,come appare in provincia di Latina,la lotta alle mafie ed alla corruzione.
Tant’é,per amor di verità e di chiarezza!
                                                                                                       Associazione Caponnetto