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Gli effetti delle ronde: in Sicilia sono nelle mani degli sgherri

Mentre nei territori del nord le ronde saranno certamente luoghi di sfogo di xenofobia e razzismo, in regioni il cui territorio è capillarmente controllato dai clan mafiosi, c’è la certezza che il controllo territoriale non verrà delegato a liberi cittadini

“Ci chiediamo se qualche membro del governo abbia valutato quali effetti potrà avere la legalizzazione delle cosiddette ronde nelle regioni del sud Italia”. E’ questo l’interrogativo che Sonia Alfano, a nome dei componenti dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, pone alla maggioranza di governo in merito all’ istituzionalizzazione delle “ronde cittadine”.

“Mentre nei territori del nord – prosegue il presidente – le ronde saranno certamente luoghi di sfogo di xenofobia e razzismo, in regioni come la Sicilia, il cui territorio è capillarmente controllato dai clan mafiosi, c’è il rischio concreto, se non la certezza, che le famiglie mafiose non permetteranno che il controllo territoriale venga delegato a liberi cittadini e che pertanto le ronde saranno composte da sgherri, esattori del pizzo e manovalanza di Cosa Nostra.
In rispetto al lavoro delle forze dell’ordine e dei tanti cittadini che in questi anni hanno condotto moltissime battaglie per la legalità, tra cui quella contro il racket, sarebbe opportuno prendere coscienza che un simile provvedimento altro non porterebbe che a forme di istituzionalizzazione del pizzo e del controllo mafioso del territorio.
Abbiamo dunque la matematica certezza – ha affermato il presidente in conclusione di nota – che l’unica conseguenza che il provvedimento porterà sarà l’esponenziale aumento della criminalità, la legittimizzazione del controllo del territorio da parte delle famiglie mafiose e la vanificazione delle battaglie civili e morali della cittadinanza e dell’inestimabile lavoro compiuto dalle forze dell’ordine in questi anni”.

(tratto da www.aprileonline.info)