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Gli appalti pubblici e la corruzione

Credo che le norme dettate codice degli appalti pubblici, approvato con d. lgs.163/2006 siano oramai

inidonee ad impedire la manipolazione e la strumentalizzazione delle gare di appalto. Alla luce delle dichiarazioni dei

collaboratori di giustizia e degli esiti di delicate indagini giudiziarie, appare oltremodo evidente come amministratori e

pubblici ufficiali abbiano ideato modelli di devianza tali da aggirare facilmente le norme vigenti. Occorrono quindi norme

nuove che tengano conto della realtà amministrativa e delle commistioni affaristiche criminali che impregnano i nostri

territori tra imprenditoria deviata-criminalità e apparati collusi della P. A. Purtroppo anche le Stazioni uniche appaltanti si

stanno rilevando inadeguate a fronteggiare questo grave fenomeno di collusioni e corruzione negli appalti pubblici.

Occorrono organismi di gestione delle gare di appalto e di controllo sull’esecuzione degli stessi che operino in posizione

di terzietà rispetto agli apparati della P. A.. insomma organismi che non siano potenzialmente permeabili alla politica.

Credo che le norme dettate codice degli appalti pubblici, approvato con d. lgs.163/2006 siano oramai

inidonee ad impedire la manipolazione e la strumentalizzazione delle gare di appalto. Alla luce delle dichiarazioni dei

collaboratori di giustizia e degli esiti di delicate indagini giudiziarie, appare oltremodo evidente come amministratori e

pubblici ufficiali abbiano ideato modelli di devianza tali da aggirare facilmente le norme vigenti. Occorrono quindi norme

nuove che tengano conto della realtà amministrativa e delle commistioni affaristiche criminali che impregnano i nostri

territori tra imprenditoria deviata-criminalità e apparati collusi della P. A. Purtroppo anche le Stazioni uniche appaltanti si

stanno rilevando inadeguate a fronteggiare questo grave fenomeno di collusioni e corruzione negli appalti pubblici.

Occorrono organismi di gestione delle gare di appalto e di controllo sull’esecuzione degli stessi che operino in posizione

di terzietà rispetto agli apparati della P. A.. insomma organismi che non siano potenzialmente permeabili alla politica.

Salvatore Carli